È un Vincenzo Nibali un po’ amareggiato e deluso quello che esce dall’attesa sedicesima tappa del Giro d’Italia. Il campione della Astana, apparso in grande crescita nella parte centrale della corsa rosa, contava molto su questa terza settimana che si è aperta oggi, 24 maggio, con il tappone dell’Aprica, che comprendeva le scalate al Mortirolo e al Santa Cristina. Nibali è stato protagonista di una buona prestazione, ma non è riuscito a tenere il ritmo dei più forti e alla fine ha pagato un ritardo di 42’’.

Vincenzo Nibali in difficoltà sul Santa Cristina

Vincenzo Nibali è partito con forti ambizioni in questa terza settimana di Giro d’Italia, terreno in cui le sue doti di fondista sono sempre uscite alla ribalta. Il due volte vincitore della corsa rosa ha mostrato chiaramente le sue intenzioni nella scalata al Mortirolo, dove ha fatto imprimere un ritmo molto elevato ai compagni di squadra. Il campione messinese ha poi affrontato la successiva e difficile discesa al comando, ma pur guadagnando qualche decina di metri ha dato l’impressione di non forzare e di attendere gli altri uomini di classifica. Il lungo falsopiano verso le salite a Teglio e al Santa Cristina non favoriva infatti un’azione solitaria da lontano e così Nibali è rimasto in gruppo fino alla sfida diretta sull’ultima ascesa.

Il Team Bahrain ha alzato l’andatura per preparare l’affondo di Landa, a cui Nibali non è riuscito a rispondere. Insieme allo scalatore basco sono rimasti solo Carapaz e Hindley, mentre il campione della Astana è stato raggiunto e superato anche da Almeida.

Nibali ha avuto una leggera flessione nell’ultima parte della scalata e anche nella discesa finale verso l’Aprica non è riuscito a rimontare in maniera significativa. Alla fine l’ex tricolore ha pagato un ritardo di 42’’ dal trio – Carapaz – Hindley – Landa, ma grazie alle difficoltà patite da Pozzovivo e Buchmann è risalito al quinto posto della classifica generale.

'Sono andato in gestione dopo aver ceduto'

Nonostante l’avanzata in classifica, subito dopo il traguardo Nibali si è mostrato piuttosto deluso, segno di quante ambizioni avesse al via di questa tappa.

“Giorno dopo giorno stavo migliorando, oggi invece ho pagato” ha dichiarato il capitano della Astana. Nibali ha spiegato di aver sofferto il cambio di ritmo sul Santa Cristina e di aver potuto correre solo sulla difensiva. “Sono andato in gestione dopo aver ceduto nel finale. Vediamo le prossime tappe, ma è difficile. Un giorno va forte Landa, poi paga. Un giorno pago io, è così” ha aggiunto Nibali.

Dopo la tappa dell’Aprica il campione messinese è risalito al quinto posto in classifica generale, ma il suo ritardo dalla maglia rosa e dal podio è cresciuto. Carapaz è ancora al comando con 3’’ su Hindley, 44’’ su Almeida e 59’’ su Landa. I primi quattro hanno scavato un solco importante su tutti gli altri, guidati proprio da Nibali che è quinto a 3’40’’.