Il Criterium del Delfinato si è chiuso nel segno della Jumbo Visma. La squadra olandese si era presentata al via della corsa come il punto di riferimento del gruppo, e la strada ha confermato ed amplificato questo ruolo che ha assunto i connotati del dominio. Dopo aver vinto due tappe con van Aert, e portato ieri in maglia gialla Roglic, i Jumbo hanno oggi messo il sigillo finale su una corsa perfetta. Nell’ultima tappa, la più dura, con l’arrivo a Plateau de Solaison, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic hanno compiuto un autentico show, staccando tutti gli avversari e arrivando in parata per una salomonica divisione della posta, con la tappa al danese e la classifica finale allo sloveno.

Delfinato, Fabbro e Tiberi in fuga

Per quest’ultima giornata di corsa, il Criterium del Delfinato ha riservato un programma di grande interesse, con una tappa di montagna breve ma intensa. Il percorso ha scalato il Col de la Colombier per poi arrivare al traguardo in quota di Plateau de Solaison, salita durissima con i suoi 11 km al 9% di pendenza media.

L’avvio è stato segnato anche oggi da numerosi scatti che hanno portato ad una fuga composta da diciotto unità, tra cui Pierre Rolland, che ha conquistato definitivamente la maglia dei Gpm, gli azzurri Antonio Tiberi e Matteo Fabbro, oltre a Alexis Vuillermoz, Gorka Izagirre, George Bennett e Jan Hirt.

La corsa si è assestata con la Jumbo Visma schierata in testa al gruppo per non concedere troppo spazio alla fuga, segno delle mire della squadra olandese anche sul successo di tappa.

Caruso ai piedi del podio

I Jumbo hanno poi intensificato l’azione sulla salita finale, andando a riprendere gli ultimi reduci della fuga, Hirt e Bennett.

Kruijswijk ha fatto uno splendido lavoro preparatorio, imponendo un ritmo che ha provocato una netta selezione. Anche David Gaudu è rimasto staccato in questa fase centrale della scalata, ma a rompere definitivamente la corsa è stato Jonas Vingegaard. Il numero due della Jumbo ha impresso un’ulteriore accelerata che ha costretto a cedere Caruso, Haig, Chaves, finchè O’Connor ha dovuto mollare la presa lasciando il danese e la maglia gialla Primoz Roglic da soli.

I due Jumbo hanno guadagnato subito una ventina di secondi sull’australiano, che poi ha assestato il suo ritmo mantenendo le distanze.

Vingegaard ha guidato quasi ininterrottamente, con Roglic che ha dato solo un paio di cambi e in alcuni tratti è sembrato fare un po’ fatica a seguire il compagno di squadra, che chiaramente non ha però affondato il colpo. L’arrivo è stato in parata, con la tappa a Vingegaard e la maglia gialla finale a Roglic. O’Connor ha concluso una bella scalata a 15’’ di ritardo, con più staccati Chaves, Guerreiro, Caruso, Meintjes e Haig, a 55’’.

La classifica finale rispecchia il predominio della Jumbo Visma, un ottimo viatico per il Tour, dove però gli avversari saranno ben diversi. Roglic ha conquistato il successo davanti al compagno Vingegaard, molto generoso in questa corsa e apparso particolarmente incisivo, arrivato a 40’’. O’Connor ha preso il terzo gradino del podio davanti ad un ottimo Damiano Caruso, quarto davanti al compagno Jack Haig, mentre quest’ultima tappa ha fatto sprofondare Gaudu, finito al 17° posto della generale.

La classifica a punti è andata a Wout van Aert, quella dei Gpm a Pierre Rolland e quella dei giovani a Tobias Johannessen, anche decimo nella generale.