La sesta tappa del Tour de France, quella che il 7 luglio ha portato il gruppo a Longwy, ha lasciato sorpresi molti appassionati e addetti ai lavori del grande Ciclismo. Anzichè attendere un finale perfetto per le sue caratteristiche e il suo stato di forma, il principale favorito al successo di tappa, la maglia gialla Wout van Aert, è partito all'attacco fin dalle fasi iniziali. Il fuoriclasse belga ha cercato con particolare insistenza di strappare via dal gruppo una fuga con cui involarsi verso il finale di corsa. La strategia adottata dalla Jumbo Visma si è rivelata un autogol, visto che dopo aver propiziato una fuga con Simmons e Fuglsang, van Aert è rimasto senza energie nel finale, è stato raggiunto e staccato ed ha così dovuto dire addio non solo all'opportunità di correre per la tappa, ma anche alla maglia gialla, passata a Tadej Pogacar.

Maassen: 'Nessuno avrebbe controllato la corsa'

Lo strano modo di correre della Jumbo Visma ha incuriosito e aperto un dibattito nel mondo del ciclismo. In molti non hanno capito le intenzioni della squadra olandese e l'atteggiamento così aggressivo di van Aert in una tappa che avrebbe potuto vincere attendendo il finale. Dopo la corsa, il Ds della Jumbo, Frans Maassen, ha spiegato quali fossero le intenzioni del team. Il tecnico olandese ha dichiarato che la strategia per questa sesta tappa prevedeva che van Aert cercasse di portare via una fuga molto folta, non credendo alla possibilità di tenere unito il gruppo. Il gioco non è però riuscito, perchè dopo vari tentativi andati a vuoto, solo due corridori si sono aggregati alla maglia gialla quando il gruppo ha finalmente rallentato lasciando prendere vantaggio alla fuga.

"Era chiaro prima della partenza che nessuno avrebbe controllato la corsa" ha dichiarato Frans Maassen. "Per noi la migliore opportunità era quella di una grossa fuga con Wout all'interno. Ci ha provato ma non ha funzionato. Tuttavia, abbiamo combattuto" ha continuato il tecnico della Jumbo Visma.

Van Aert: 'È stato deludente'

Un'altra critica mossa da molti osservatori alla strategia della Jumbo Visma nella tappa di Longwy è stato il mancato richiamo a van Aert, una volta compreso che la fuga non avrebbe avuto buon esito. "Avremmo dovuto fermarlo? Non avrebbe comunque vinto allo sprint, aveva corso come un leone fin dalla partenza" ha replicato Maassen, continuando a difendere la strategia della squadra.

"Se Wout non avesse cercato la fuga sarebbe andato via un gruppetto con una quindicina di corridori, senza nessuno dei nostri. Avremmo dovuto tirare tutto il tempo e probabilmente non avremmo vinto. È facile parlare dopo. Non ha funzionato, ma almeno Wout ha preso molti punti per la maglia verde e ha dimostrato ancora di essere fortissimo" ha aggiunto Maassen.

Lo stesso Wout van Aert ha poi confermato quanto raccontato dal suo Ds. "Speravo di entrare in una fuga grossa. Molti corridori volevano andare in fuga, sarebbe stata una corsa difficile da controllare. Ma è stato un po' deludente, eravamo solo in tre, non abbastanza" ha spiegato l'ex maglia gialla.