È finito inaspettatamente e in maniera fragorosa il dominio di Tadej Pogačar al Tour de France. Il fuoriclasse sloveno è crollato sotto i colpi ripetuti della Jumbo-Visma, al termine di una tappa vissuta all’insegna dello spettacolo puro. A mettere ko il leader della UAE sulla salita finale del Col du Granon è stato Jonas Vingegaard, partito all’attacco a cinque chilometri dalla vetta. Lo scalatore danese ha fatto il vuoto sulle dure rampe della scalata conclusiva, conquistando tappa e maglia, mentre Pogačar ha sofferto come mai gli era capitato finora nel corso della sua carriera.

Tadej Pogačar: ‘Ho sofferto fino alla fine’

L’attacco frontale della Jumbo-Visma alla maglia gialla è iniziato già sul Col de Télégraph, nella parte centrale dell’undicesima tappa del Tour de France, l’attesa frazione alpina con arrivo sul Granon. Jonas Vingegaard e Primož Roglič sono riusciti a isolare Pogačar e poi ad attaccarlo con una lunga serie di scatti incrociati. Il campione sloveno ha reagito brillantemente, ma forse a causa dello sforzo prolungato e del gran caldo, è poi andato in crisi sulla salita finale del Granon, ed ha concluso la tappa accusando un distacco di quasi tre minuti da Vingegaard, protagonista di una scalata strepitosa.

“Non so cosa sia successo, sul Galibier stavo ancora bene” ha dichiarato Pogačar al termine della corsa.

“Ho ricevuto molti attacchi da parte della Jumbo-Visma. Poi, nell’ultima salita, non avevo proprio delle buone gambe. Ho sofferto fino alla fine, non è stata la mia giornata migliore” ha ammesso il campione della UAE.

‘Il Tour non è finito’

Tadej Pogačar ha però reagito bene alla batosta. Subito dopo l’arrivo è andato a complimentarsi con Jonas Vingegaard, e nelle prime interviste del dopo corsa è apparso sereno e determinato, già pronto a rilanciare la sfida in vista delle prossime tappe di questo Tour de France. “Voglio dare tutto da qui a Parigi. Voglio finire il Tour senza rimpianti” ha promesso il campione in carica, che ha poi analizzato l’andamento della corsa.

Pogačar ha sottolineato come le assenze della sua squadra, decimata dai casi di Covid di Bennett e Laengen, abbiano avuto un peso sulla gestione della tappa, infiammata da subito dalla Jumbo-Visma. “La Jumbo ha fatto corsa dura, per noi era difficile controllare chi è partito al contrattacco. Non siamo più in molti e alla fine sia van Aert che Laporte sono partiti in fuga. Hanno giocato benissimo tatticamente” ha ammesso Pogačar, che però ha dato appuntamento alle prossime tappe, a partire dall’atteso arrivo sull’Alpe d’Huez di domani, 14 luglio. “Non è ancora finita. Oggi ho perso tre minuti, forse domani sarò io che darò tre minuti agli altri, lotteremo fino alla fine. Voglio vendicarmi, il Tour de France non è ancora finito” ha promesso Tadej Pogačar.