Tour de France ribaltato. L'undicesima tappa, la frazione alpina del Col du Granon, ha messo sorprendentemente al tappeto Tadej Pogacar, che pareva inattaccabile nella sua maglia gialla. Il fuoriclasse sloveno ha vissuto la prima vera crisi della carriera, forse anche a causa del gran caldo.

La corsa è stata infiammata dalla Jumbo Visma, che ha iniziato ad attaccare Pogacar fin dalla salita al Telegraphe. La maglia gialla ha replicato a tutti gli scatti incrociati di Vingegaard e Roglic, che poi è crollato, ma sulla salita finale, il Col du Granon è andato inaspettatamente in crisi.

Jonas Vingegaard ha dato spettacolo nella scalata conclusiva, andando a vincere la tappa e scavando un solco importante tra sé e gli altri, ottenendo così la prima maglia gialla della carriera.

Tour de France, van Aert subito in fuga

Dopo l'antipasto del 12 luglio, per la seconda giornata sulle Alpi, il Tour de France ha proposto un percorso da classico tappone di montagna, con i Lacets de Montvernieri, il Telegraphe, il Galibier e l'arrivo in quota al Col du Granon.

La corsa è esplosa subito e non ha concesso momenti di pausa, in un crescendo che ha regalato tanto spettacolo.

Alle prime pedalate sono partiti all'attacco Wout van Aert e Mathieu Van der Poel, i due storici rivali del ciclocross e delle classiche che stanno vivendo un Tour tanto diverso. Sui due campioni si sono poi riportati altri corridori, formando un gruppetto di venti comprendente anche Bagioli, Cattaneo, Schachmann, Teuns, Latour e Barguil.

Il gruppo ha rallentato, concedendo alla fuga nove minuti di vantaggio.

Tadej Pogacar ha gestito il ritmo con i suoi gregari, finchè sul Telegraphe la Jumbo Visma è improvvisamente uscita allo scoperto con un primo attacco di Primoz Roglic. Lo sloveno ha innescato una strategia aggressiva della Jumbo che ha fatto selezione e isolato la maglia gialla.

Nel gruppo degli uomini di classifica sono rimasti i soli Pogacar, Vingegaard, Roglic e Thomas. La coppia della Jumbo ha cercato di mettere in mezzo la maglia gialla con una serie insistita di scatti incrociati, portati però nel tratto meno difficile del Galibier, quello iniziale. Pogacar ha replicato ad ogni azione di Roglic e Vingegaard, costringendo i due Jumbo a desistere e rallentare, e mettendo fine a questa parte della scalata.

Il crollo di Pogacar

Da dietro sono rientrati prima Marc Soler in aiuto di Pogacar, e poi tutti gli altri uomini di classifica. Roglic ha però pagato lo sforzo, dimostrando di non avere una grande condizione e di essere ormai il numero due in casa Jumbo. Pogacar ha accelerato per mettere Ko il connazionale, e sulle accelerate della maglia gialla ha resistito il solo Vingegaard, riformando così la coppia dei ciclisti più forti di questo Tour.

Davanti, intanto, Barguil ha scollinato il Galibier da solo dopo aver staccato tutti i compagni d'avventura.

La lunga discesa ha rimescolato ancora le carte. Pogacar e Vingegaard hanno rallentato, permettendo agli altri uomini di classifica di rientrare, azione completata anche da Roglic, guidato da un inesauribile van Aert. La corsa ha ripreso così un andamento più lineare, con Warren Barguil che ha iniziato la scalata finale al Col du Granon tutto solo, e il plotone dei favoriti, guidato da Majka, che è andato a riprendere gli altri fuggitivi. Già alle prime rampe Roglic si è però defilato, staccandosi definitivamente sia dal gruppo che dai piani alti della classifica.

Il ritmo imposto da Majka non è stato irresistibile e questo ha dato l'opportunità prima a Nairo Quintana e poi a Romain Bardet di scattare e guadagnare terreno.

Verso metà scalata, Jonas Vingegaard ha preso nuovamente l'iniziativa con uno scatto fulmineo, e stavolta Pogacar non ha reagito.

Il danese è andato a riprendere e a staccare Bardet, Quintana e Barguil, mentre la maglia gialla si è sempre più appesantita nella sua azione. La crisi di Pogacar è apparsa sempre più evidente, e così anche Thomas, Gaudu e Yates ne hanno approfittato per piantarlo in asso sul finale della scalata.

Prima maglia gialla per Vingegaard

Vingegaard ha sigillato la sua giornata di grazia tagliando il traguardo senza neanche alzare le braccia per guadagnare ogni secondo possibile. Un ottimo Quintana ha chiuso al secondo posto a 59", con Bardet, Thomas e Gaudu arrivati più dietro alla spicciolata, al termine di una tappa memorabile.

Pogacar ha chiuso il suo calvario a 2'51" ed ha accettato con grande serenità questa sconfitta, andando a complimentarsi con Vingegaard.

La nuova classifica vede Jonas Vingegaard in maglia gialla con 2'16" su Bardet, 2'22" su Pogacar e 2'26" su Thomas, con Quintana, Yates e Gaudu a seguire. Giovedì 14 luglio il Tour de France arriva alla sfida di una delle sue montagne più iconiche, l'Alpe d'Huez, nel giorno della festa nazionale.