È sfumata sul più bello quella che sarebbe stata la prima vittoria per il Ciclismo italiano in questo Tour de France. Alberto Bettiol è stato tra i grandi protagonisti della quattordicesima frazione, quella che ha portato il gruppo a Mende attraverso un percorso di media montagna. La corsa è stata decisa da una fuga da lontano di oltre venti corridori. Il toscano della EF ha rimontato Michael Matthews sulla salita finale di Mende, ma quando sembrava potersi lanciare verso il successo, l'australiano della Bikeexchange ha tirato fuori un ultimo rilancio con cui è andato a vincere la tappa.

Jonas Vingegaard ha difeso la sua maglia gialla dagli attacchi portati da Tadej Pogacar, che ha provato a sorprenderlo in avvio ed è poi scattato frontalmente sull'ascesa finale, senza però scalfire la sicurezza del danese.

Tour de France, Pogacar cerca la fuga

La quattordicesima tappa del Tour de France ha proposto un percorso di medio - alta montagna, con quattro Gpm oltre alla salita finale di Mende, tre chilometri al 10% di pendenza.

La corsa è iniziata anche oggi con un'intensa battaglia per lanciarsi in fuga, viste le grandi possibilità di riuscita di un'azione da lontano su questo tipo di tracciato. In queste fasi concitate, Tadej Pogacar ha provato a sorprendere la maglia gialla Jonas Vingegaard. Lo sloveno si è inserito in uno dei primi tentativi di attacco, ma dopo un momento di incertezza Vingegaard ha reagito e la corsa ha preso una piega più lineare.

Dopo diversi altri scatti si è formato al comando un gruppo forte di oltre venti corridori, tra cui Alberto Bettiol, Thibaut Pinot, Louis Meintjes, Michael Matthews, Luis Leon Sanchez, Jakob Fuglsang, Dani Martinez e Lennard Kamna.

Il gruppo, guidato dalla Jumbo Visma, ha lasciato sempre più spazio, e così Louis Meintjes ha cominciato a respirare l'aria dell'alta classifica virtuale.

Matthews all'attacco a 50 km dall'arrivo

La consistenza numerica del gruppo in fuga ha lasciato molto aperta e vivace la situazione di corsa. Già a più di cinquanta chilometri dal traguardo si sono susseguiti gli scatti per spezzare il plotone dei battistrada e da questa fase di corsa si è avvantaggiato Michael Matthews, interessato ad anticipare i corridori più forti in salita. L'australiano è riuscito a guadagnare terreno insieme a Andreas Kron, Felix Grosschartner e Luis Leon Sanchez. Gli inseguitori hanno proseguito a strappi, arrivando ai piedi della salita di Mende con una quarantina di secondi di ritardo. Il forcing di Woods ha ridotto notevolmente il distacco, e ad approfittarne è stato poi Alberto Bettiol, partito con un bell'allungo all'inseguimento di Matthews, nel frattempo rimasto da solo al comando.

Il finale è stato un appassionante braccio di ferro tra il toscano della EF e l'australiano della Bike Exchange, che è sembrato cedere sul sorpasso di Bettiol.

Matthews ha però superato il momento più critico e nel finale della salita è riuscito a rilanciare e sorpassare nuovamente Bettiol, che non ha più avuto lo spunto per reagire. Matthews si è così involato verso la vittoria, la quarta in carriera al Tour de France, mentre Bettiol si è dovuto accontentare della seconda piazza davanti a Pinot, scattato tardivamente sulla salita finale.

Vingegaard sempre in giallo

L'altra corsa, quella tra gli uomini di classifica, si è riaccesa nei tre chilometri di scalata a Mende.

Dopo il lungo lavoro della Jumbo Visma, che ha provocato una notevole selezione, la UAE ha preso l'iniziativa nella salita finale imponendo l'andatura con Majka. Il polacco ha preparato il terreno per l'azione di Tadej Pogacar, che è arrivata puntualmente ancora nella prima parte della scalata. Il campione sloveno ha impresso un'accelerata notevole, ma Vingegaard ha risposto brillantemente restandogli sempre in scia. Dietro ai due corridori più forti del Tour, la coppia della Ineos Thomas - Yates ha proseguito con un passo regolare ma su tutt'altre cadenze. David Gaudu è poi risalito andando a sorpassare i due britannici, aiutando anche Quintana a tornare in quota. Pogacar e Vingegaard sono arrivati insieme, con la solita volata dello sloveno, con Gaudu, Thomas e Quintana a 27'' e Yates subito dietro.

La nuova classifica vede ancora Jonas Vingegaard in maglia gialla con 2'22' su Pogacar, mentre Thomas ha visto il suo distacco aumentare a 2'43'' e Bardet a 3'01''. La fuga ha permesso a Meintjes di entrare nella top ten al settimo posto, un bel piazzamento che il sudafricano dovrà consolidare nell'ultima settimana.