Tappa sonnolenta e finale elettrizzante nella terza tappa del Tour de France, l'ultima in Danimarca. La frazione di Sonderborg è scivolata via senza nessuna emozione e nota di cronaca, se non per la straordinaria folla presente anche il 3 luglio a bordo strada. Gli ultimi chilometri hanno, invece, offerto uno spettacolo entusiasmante e di altissimo livello tecnico, con un'intensa lotta tra i treni dei velocisti e uno sprint senza esclusione di colpi. Wout Van Aert si è lanciato in testa, con Peter Sagan che ha provato a superarlo alle transenne, ma senza trovare lo spazio necessario.

Ad approfittarne è stato Dylan Groenewegen, che ha avuto la prontezza di buttarsi più a centro strada per completare il sorpasso e andare a vincere.

Tour, show di Cort Nielsen

La terza tappa del Tour de France ha fatto calare definitivamente il sipario sul Grand Depart in Danimarca con un'altra occasione per i velocisti. La corsa è stata piuttosto lenta e molto monotona. Magnus Cort Nielsen si è lanciato in una fuga solitaria che gli è servita a raggranellare qualche punto per la sua maglia a pois, ma soprattutto per godersi l'esaltante bagno di folla che ha contornato tutto il percorso di questa tre giorni danese.

Il corridore di casa ha regalato qualche momento di show puro alla gente, poi si è fatto da parte attendendo il ritorno del gruppo. La corsa è così continuata con una lunga attesa verso lo sprint finale, che dopo ore di nulla ha regalato qualche minuti di spettacolo esaltante. Purtroppo a una decina di chilometri dall'arrivo si è verificata una caduta che ha spezzato il gruppo. Nella seconda parte sono rimasti anche Damiano Caruso, Jack Haig e Rigoberto Uran, che non sono più riusciti a rientrare ed hanno chiuso la tappa con 39'' di distacco. La Quickstep ha cercato di prendere le redini del gruppo negli ultimi chilometri, ma l'arrivo di Van der Poel alla guida del trenino Alpecin ha rimescolato la situazione, costringendo gli uomini di Jakobsen a uno sforzo supplementare.

La protesta di Sagan, ma per la giuria tutto ok

Il gruppo Quickstep si è scomposto e spezzato, con Jakobsen che ha perso la scia dei compagni di squadra. Sul rettilineo finale è stato Christophe Laporte a lanciare Wout van Aert davanti a tutti, con Peter Sagan e Dylan Groenewegen in scia. Lo slovacco ha provato a rinvenire alle transenne, ma la maglia gialla ha stretto leggermente il varco non permettendogli il sorpasso. Groenewegen ha invece avuto la prontezza di buttarsi dall'altro lato e trovare lo spazio per fare il suo sprint.

In un finale serratissimo, con un bel ritorno di Jasper Philipsen, è stato Groenewegen ad avere la meglio per pochi centimetri su van Aert, che ha centrato il terzo secondo posto in tre giorni di Tour. Philipsen ha rimontato la terza, davanti a Sagan, che si è lamentato platealmente con la maglia gialla per una leggera deviazione di traiettoria nel finale. La giuria ha però confermato l'ordine d'arrivo senza nessuna sanzione per van Aert, che ha conservato la sua maglia gialla.

Il 4 luglio il Tour de France osserva un giorno di riposo. Martedì si ripartirà con la Dunkerque - Calais, la prima tappa in territorio francese, ancora per velocisti, prima di arrivare all'attesa frazione sul pavè di mercoledì.