A poco più di sette mesi dalla corsa, è stata presentata ufficialmente la partenza del Giro d'Italia 2023. Dopo l'esperienza in Ungheria, la corsa rosa tornerà a partire dall'Italia. Ad ospitare le fasi preliminari e le due tappe iniziali sarà l'Abruzzo. Il via sarà il 6 maggio da Fossacesia Marina con una cronometro individuale. Il percorso sarà ricavato quasi interamente sulla pista ciclabile della Costa dei Trabocchi, arrivando ad Ortona. Il Giro d'italia resterà in Abruzzo anche per la seconda tappa, una frazione per velocisti, da Teramo a San Salvo.

Dopo aver visitato il sud, la corsa rosa tornerà ancora in Abruzzo per ospitare il finale della settima tappa, che prevede l'arrivo in salita al Gran Sasso.

Giro d'Italia, tre arrivi in Abruzzo

RCS Sport ha presentato oggi le tappe abruzzesi del Giro d'Italia 2023, mentre il resto del percorso sarà ufficializzato il prossimo 17 ottobre. L'Abruzzo si è aggiudicato la grande partenza della corsa, costituita dalle prime due tappe, oltre all'arrivo della settima frazione.

L'avvio della corsa rosa conferma che questa edizione sarà favorevole ai passisti e agli specialisti delle cronometro. Le anticipazioni sul disegno del Giro indicano la presenza di tre cronometro individuali, e la presentazione della partenza ha confermato che i chilometri da percorrere contro il tempo saranno di più rispetto alle ultime edizioni.

La prima tappa sarà la crono individuale Fossacesia Marina - Ortona, disegnata sul tracciato della ciclabile della Costa dei Trabocchi. Il percorso è di 18,4 chilometri, in gran parte pianeggiante, ma con un finale in salita per raggiungere il centro di Ortona.

La seconda tappa, il 7 maggio, è ancora tutta abruzzese e percorre la costa da Teramo a San Salvo per 204 chilometri da riservare alla prima sfida tra velocisti.

L'8 maggio il Giro lascerà l'Abruzzo per dirigersi verso il sud, ma farà ritorno in regione per un terzo arrivo. La settima tappa si concluderà infatti al Gran Sasso, su una salita lunghissima e con gli ultimi quattro chilometri all'8% di pendenza media. E' lo stesso versante già affrontato dal Giro nel 2018, quando la vittoria andrò a Simon Yates. Il Giro d'Italia è già arrivato anche in precedenza sul Gran Sasso. Particolarmente famosa è la tappa del Giro '99, quando Marco Pantani staccò tutti e vinse, conquistando anche la maglia rosa.

Le Tre Cime di Lavaredo e Lussari tra le possibili salite

Il resto del percorso del Giro d'Italia 2023 sarà scoperto il 17 ottobre, ma le numerose anticipazioni divulgate dai media locali permettono già di farsi un'idea del disegno e delle caratteristiche tecniche.

Tra le frazioni decisive della corsa spicca l'arrivo in salita che dovrebbe portare i corridori a Crans Montana, in Svizzera, probabilmente l'unico sconfinamento del Giro 2023. Nell'ultima settimana saranno protagoniste le Dolomiti e il Friuli. Un arrivo dovrebbe essere posto a Palafavera, sulla salita che conduce alla Forcella Staulanza, ma il vero tappone decisivo si preannuncia quello delle Tre Cime di Lavaredo, in cui dovrebbero essere incluse anche le scalate al Passo Giau e al Passo Tre Croci.

Da qui si andrà in Friuli per la cronoscalata al Monte Lussari, probabilmente al penultimo giorno di corsa. Questa sarà la terza cronometro del Giro d'italia 2023, insieme a quella in Abruzzo e un'altra ancora da delineare nella fase centrale della corsa. Complessivamente i chilometri da percorrere contro il tempo dovrebbero essere tra i sessanta e i settanta.