Dopo il flop e le polemiche della scorsa edizione casalinga, i Mondiali di ciclismo si sono conclusi stavolta con un trionfo assoluto per lo squadrone belga. Il Ct Sven Vanthourenhout è riuscito a far convivere i due fuoriclasse del Ciclismo belga, Remco Evenepoel e Wout van Aert, trovando un equilibrio che ha permesso di gestire la corsa in una situazione di vantaggio. Come tutti prevedevano, Evenepoel si è inserito in una fuga partita a settanta chilometri dall'arrivo, mentre van Aert è rimasto in attesa, marcato dagli altri principali favoriti per poi cercare un attacco sul penultimo passaggio dal Mount Pleasant, che però non ha sortito effetti.

Evenepoel è così andato a vincere in maniera trionfale, mentre il fuoriclasse della Jumbo Visma è rientrato in extremis nella corsa al podio, ma ha concluso al quarto posto.

Van Aert: 'Corsa fantastica'

Nel dopo corsa, Wout van Aert ha in realtà spiegato che non aveva ben chiara la situazione di corsa nel finale, e di non sapere che lo sprint del gruppo era valido per la seconda e terza posizione. Il campione belga si è lamentato per la mancanza delle radioline, usate in tutte le corse della stagione ma vietate per regolamento ai Mondiali. I corridori si sono così trovati con poche informazioni sull'andamento della corsa e i distacchi, e qualcuno si è trovato in difficoltà nel leggere le varie situazioni tattiche che si sono create.

"Correre senza le radioline è obsoleto" ha commentato van Aert dopo la corsa. Il vincitore della maglia verde del Tour ha parlato della strategia preparata dal Ct Vanthourenhout e di come le cose siano andate nel modo previsto. "Abbiamo fatto una gara fantastica. Puoi scrivere le tattiche in anticipo, ma se poi funziona come era previsto allora è fantastico" ha commentato van Aert.

'Molti avversari hanno fatto la corsa su di me'

Wout van Aert ha spiegato che l'attacco di Evenepoel era previsto, come il suo scatto negli ultimi due giri del circuito finale. "L'attacco di Remco con quel gruppo era molto pericoloso per gli avversari, era una buona situazione per la squadra e anche per me. Avevamo discusso in anticipo: se Remco fosse stato davanti con un gruppo numeroso io avrei avuto la libertà di fare la corsa negli ultimi due giri.

Rientrando sulla testa avremmo avuto una situazione ancora più vantaggiosa. Ma penso che molti avversari abbiano fatto la corsa su di me e che Remco abbia avuto più libertà. Sono comunque contento di aver saputo ricoprire il mio ruolo" ha commentato van Aert, che poi è tornato a parlare del divieto delle radioline e del caos che si è creato nel finale.

In gruppo molti corridori non avevano idea del vantaggio preso da Evenepoel e della situazione alle sue spalle. "Senza radio è un dramma. A quanto pare ho tagliato il traguardo al quarto posto, ma non capivo se stavamo sprintando per il decimo, il quindicesimo o il secondo. Peccato, perchè avevo le gambe per salire sul podio con Remco" si è rammaricato van Aert.

'Ero un parafulmine per Remco'

Nonostante la soddisfazione per la vittoria del compagno di squadra, van Aert non ha nascosto un po' di delusione per le sue ambizioni personali, rimaste un po' sacrificate per i giochi tattici che si sono creati. "Sono contento di aver fatto parte di questa squadra. Abbiamo lavorato bene insieme, avevamo sempre la corsa sotto controllo. Se avevo le gambe per diventare Campione del Mondo? Sinceramente penso di sì. Ma abbiamo il lusso di poter correre con due leader. Ero come un parafulmine per Remco, ha vinto il titolo anche grazie a me" ha commentato Wout van Aert.