L'uso dei chetoni resta uno dei temi più caldi e controversi nel mondo del ciclismo professionistico. I chetoni sono un integratore alimentare consentito dal regolamento antidoping, ma il cui uso è molto dibattuto. Il gruppo del ciclismo pro risulta spaccato in due tra le squadre che lo hanno inserito nel proprio piano nutrizionale e quelle che lo hanno bandito. A tracciare il confine è stato Il Movimento per un Ciclismo Credibile (Movement for a Credible Cycling - MPCC), un'associazione a cui si sono iscritte volontariamente nove delle diciotto squadre che fanno parte del World Tour.

L'MPCC ha proibito l'utilizzo dei chetoni ai propri iscritti e ha chiesto che il divieto venga esteso a tutto il ciclismo professionistico. Nonostante alcune pubbliche denunce, i chetoni sono ancora perfettamente leciti e vengono usati da molte dei top team del World Tour.

Martins: 'Non penso che i chetoni aumentino le prestazioni'

Sul tema è intervenuto anche Gabriel Martins, il nutrizionista della Israel - Premier Tech, la squadra di Chris Froome e Jakob Fuglsang. In una lunga intervista rilasciata a CyclingUpToDate, in cui ha affrontato diversi argomenti dell'attualità del ciclismo, Martins ha spiegato che la ricerca sui chetoni e sui loro effetti è ancora lontana dal fornire delle certezze assolute.

"Non penso che aumentino le prestazioni, forse questa idea è dovuta a qualche percezione. I chetoni sono una questione controversa, ma se guardiamo alla ricerca vediamo che è ancora troppo presto per dire che fanno o contribuiscono a fare qualcosa", ha commentato il nutrizionista della Israel, citando una recente ricerca per far capire come il tema sia in continuo sviluppo. "C'è un lavoro molto recente, di circa un mese fa, che dimostra che l'integrazione con chetoni crea un leggero aumento di Eritropoietina (nota come EPO, ndr). È ancora qualcosa che deve essere dimostrato", ha spiegato Martins, che si è detto contrario alla proposta di vietare i chetoni.

"Dobbiamo attenerci a ciò che è scientifico e non a ciò che crea una sensazione positiva nelle persone, quindi penso che sia ancora un po' prematuro dire qualcosa al riguardo", ha spiegato Martins.

'Abbiamo una licenza da massaggiatori'

Nella chiacchierata con CyclingUpToDate, Martins ha parlato di come si svolge il suo lavoro dietro le quinte delle corse. Il nutrizionista della Israel ha spiegato che il suo compito non si esaurisce con la preparazione di un piano di alimentazione che i corridori devono seguire prima e durante la corsa, ma con lo svolgimento di mansioni più pratiche nelle zone di rifornimento. "Di solito stiamo al rifornimento e quando quella parte è finita vado direttamente in hotel a fare i calcoli sul portatile in modo che quando tutti tornano dalla corsa sappiano esattamente cosa devono fare per recuperare", ha dichiarato il nutrizionista della Israel, che ha fornito anche alcuni dati sul consumo di carboidrati dei corridori.

"È una misura che abbiamo migliorato molto, negli ultimi anni sono state fatte molte ricerche. Negli scalatori il consumo di carboidrati può essere di 90-100 grammi all'ora. Corridori da classiche possono consumare anche 120-130 grammi di carboidrati all'ora o anche di più", ha dichiarato Martins.

Nonostante la quantità e qualità di lavoro svolto, Martins ha spiegato che il ruolo del nutrizionista non è ancora di fatto riconosciuto dall'Uci: "Probabilmente la gente non lo sa, ma se dobbiamo andare alle gare e chiedere una licenza dobbiamo iscriverci come massaggiatori, non esiste la categoria dei nutrizionisti".