È iniziata con un arrivo da brividi la Vuelta San Juan, la corsa argentina di ciclismo che vede al via, tra gli altri, anche il Campione del Mondo Remco Evenepoel. La prima tappa si è conclusa con una volata di gruppo, ma è stata condizionata da un percorso pericoloso e preparato in maniera molto approssimativa. In vista dell'ultimo chilometro i corridori si sono trovati ad una divisione della strada senza nessuna segnalazione sulla traiettoria da seguire. Remco Evenepoel era al comando per guidare il suo velocista Fabio Jakobsen, ma ha preso la parte sinistra della strada, quella errata, dove ha trovato delle persone che attraversavano la carreggiata.

Per fortuna non ci sono stati incidenti, ma le gravi pecche organizzative non hanno mancato di sollevare delle lamentele.

Ciclismo, il caos all'ultimo chilometro della Vuelta San Juan

La Vuelta San Juan è iniziata domenica 22 gennaio in una calda e bella giornata di sole. Al via della corsa argentina si sono schierati tanti big del Ciclismo mondiale, da Remco Evenepoel a Filippo Ganna, da Egan Bernal a Peter Sagan, tutti pronti al debutto stagionale. La prima tappa, disegnata attorno a San Juan, prometteva un'occasione favorevole ai velocisti, che non si sono lasciati sfuggire l'opportunità. Nel finale si è portata in testa al gruppo la Total Energies di Sagan, ma negli ultimi due chilometri Evenepoel ha lanciato al comando il trenino della Soudal Quickstep per Jakobsen.

In vista dell'ultimo chilometro è però avvenuto l'episodio che ha cambiato la corsa.

La strada si è divisa in due parti, senza che nessun addetto e nessuna segnalazione indicasse la traiettoria da seguire. Alcuni corridori, tra cui Evenepoel e il trenino della Soudal, hanno scelto quella a sinistra, dove si sono trovati delle persone sul percorso.

Altri sono andati a destra, quella prevista dall'organizzazione ma non segnalata, ed hanno avuto strada libera verso il traguardo. Ad approfittarne sono stati i Bora hansgrohe, che nel rimescolamento si sono trovati in testa al gruppo. Danny Van Poppel ha così avuto gioco facile a lanciare Sam Bennett, che è andato a vincere la tappa davanti a Michael Morkov e Giacomo Nizzolo.

Evenepoel: 'La gente attraversava la strada'

Nell'immediato dopo corsa, Remco Evenepoel si è avvicinato ad una macchina dell'organizzazione per lamentarsi di quanto avvenuto nel finale e chiedere spiegazioni sull'eventuale neutralizzazione dei distacchi. "Non c'era segnaletica, ho girato a sinistra, ma la gente stava attraversando la strada" ha dichiarato il Campione del Mondo a Sporza. "Ho quasi investito una donna, è stato molto pericoloso" ha aggiunto il corridore della Soudal Quickstep.

"Non ci dovrebbe essere un tratto così aperto a 1200 metri dal traguardo, dove non sappiamo dove andare e con la gente che attraversa la strada" ha continuato Evenepoel, rammaricandosi per l'occasione persa da Jakobsen. "Non ha potuto sprintare a causa di quell'errore. È stato un ultimo chilometro frenetico e inaccettabile. Sono andato a chiedere alla giuria se saremmo stati classificati tutti con lo stesso tempo, perché c'erano stati dei distacchi" ha dichiarato Evenepoel.

La giuria ha poi deciso di neutralizzare i distacchi generati da questo errore di percorso, classificando a pari tempo tutti i corridori presenti nel gruppo all'ultimo chilometro.