Filippo Ganna è stato tra i grandi protagonisti della quinta tappa, la più attesa e difficile, della Vuelta a San Juan. Dopo quattro giornate dedicate a velocisti e finisseur, la corsa argentina ha finalmente proposto un arrivo in salita che ha delineato la classifica generale. La corsa prevedeva la scalata ad Alto Colorado, salita di una ventina di chilometri con pendenze pedalabili, sul 4-5%, ma con la difficoltà dell'altissima quota, ben 2600 metri. La tappa è andata a Miguel Angel Lopez, che ha staccato tutti e si è impossessato anche della maglia di leader della classifica generale, ma alle sue spalle, in mezzo a tanti scalatori e corridori leggeri, si è fatto largo Filippo Ganna.

Il corazziere della Ineos è partito tutto solo all'inseguimento di Lopez e ha concluso con un bel secondo posto, ma nel dopo corsa non sono mancate le polemiche per la posizione che ha assunto in bici sulla salita finale.

Ciclismo, Ganna in mezzo agli scalatori

La quinta tappa della Vuelta a San Juan ha regalato un bello spettacolo e qualche sorpresa sulla salita finale verso l'arrivo ai 2600 metri di Alto Colorado. Remco Evenepoel è partito all'attacco ad una decina di chilometri dal traguardo, ma la sua fuga si è presto spenta. Il Campione del Mondo di Ciclismo, spesso interprete di azioni solitarie travolgenti, è stato raggiunto e staccato dal gruppo guidato dal terzetto Ineos composto da un ritrovato Egan Bernal, da Dani Martinez e Filippo Ganna, oggi insignito del ruolo di capitano.

Miguel Angel Lopez ha poi iniziato una serie di scatti fino a riuscire a staccare tutti e volare verso il successo. Alle sue spalle, dopo un bel lavoro di Bernal, Filippo Ganna è partito al contrattacco. Le pendenze modeste e il vento a favore hanno dato una mano al passista piemontese, che è stato protagonista di un finale convincente ed ha chiuso al secondo posto in un ordine d'arrivo per il resto composto da scalatori puri.

Higuita, Bernal e Rubio si sono classificati a seguire, mentre Evenepoel è arrivato a 1'09''.

De Gendt: 'La posizione non è consentita'

Nel dopo corsa, la scalata di Filippo Ganna ad Alto Colorado è finita al centro delle polemiche. Per avere una migliore aerodinamica, il corridore della Ineos ha adottato una posizione particolare dopo aver attaccato, con gli avambracci appoggiati al manubrio e le mani nella parte più bassa.

Per molti, questa posizione è stata una chiara violazione del regolamento del ciclismo, che vieta di usare gli avambracci come un punto di appoggio.

Molto chiara e dura è stata la presa di posizione di Thomas De Gendt, uno dei corridori più esperti del gruppo, che ha chiesto la squalifica di Ganna. "Questa posizione non è consentita, mi domando cosa fanno i commissari?" ha polemizzato il corridore belga. Il regolamento del ciclismo prevede che un corridore che assume una posizione non consentita venga squalificato dalla corsa o sanzionato con la decurtazione di 25 punti dalla classifica Uci, e subisca una multa di 1000 franchi svizzeri.

Filippo Ganna era già stato squalificato un anno fa per una posizione molto simile.

In quel caso il corridore piemontese aveva appoggiato gli avambracci al manubrio e le mani sulle leve dei freni. Stavolta ha invece messo le mani sulla parte bassa del manubrio. Al momento la giuria non ha ancora preso provvedimenti contro di lui, ma vedremo se le polemiche che si sono scatenate porteranno ad un esame più attento di quanto successo.