Dalle pagine di Het Nieuwsblad, media belga molto attento al mondo del ciclismo, l'ex iridato Mads Pedersen ha lanciato una serie di considerazioni decisamente fuori dagli schemi. Nella lunga intervista rilasciata al giornale fiammingo, il corridore danese si è confermato un personaggio fin troppo originale e spontaneo, lontano dalle frasi fatte e dal politicamente corretto di molti colleghi. Pedersen ha parlato del suo programma e degli obiettivi stagionali, ma soprattutto ha espresso dei giudizi spiazzanti sulla Milano - Sanremo, una delle classiche più amate del Ciclismo, e su tanti altri temi d'attualità, rivelando anche il motivo per cui non ha partecipato ai Mondiali dello scorso settembre.

Ciclismo, il sogno Roubaix di Mads Pedersen

Mads Pedersen ha confermato il suo ritorno al Giro d'Italia con un obiettivo e una motivazione speciali. Dopo aver vinto tappe al Tour e alla Vuelta nella scorsa stagione, l'ex Campione del Mondo vorrebbe allungare la sua striscia di successi in grandi giri consecutivi. "Supponiamo che io possa vincere una tappa al Giro d'Italia. Poi avrei vinto in meno di un anno nei tre grandi giri. Sarebbe bello. L'obiettivo sarà di vincere una tappa e la maglia della classifica a punti" ha dichiarato Mads Pedersen, che vedremo in Italia anche per la Milano - Sanremo.

In realtà il corridore della Trek Segafredo non ha un buon rapporto con questa corsa, e non fa niente per nasconderlo dietro a frasi di circostanza.

"Non mi piace quel percorso, onestamente la odio. So che gli italiani si arrabbieranno tantissimo con me, ma è una corsa così noiosa. Non fai niente per cinque ore, poi tutti impazziscono per un'ora e mezzo. So che è divertente da guardare, ma correrla è un'altra cosa. Per fortuna l'anno scorso, quando l'ho affrontata per la prima volta, c'era bel tempo e vento a favore, altrimenti non ci sarei mai tornato" ha commentato Pedersen.

Se il giudizio sulla Sanremo è stato piuttosto dissacrante, Pedersen ha raccontato invece di tenere particolarmente alla Parigi Roubaix, classica in cui però non ha ottenuto grandi risultati da professionista dopo averla vinta da juniores. "Due anni fa sono caduto nella Foresta, l'anno scorso ero troppo indietro, ho dovuto fare tanti sorpassi e poi ho avuto un incidente.

Ma sono ancora un grande fan della Roubaix, se la vincessi smetterei di correre" ha promesso il campione danese.

'Sapevo che Evenepoel avrebbe fatto impazzire tutti al Mondiale'

Mads Pedersen ha raccontato anche di aver lasciato la Danimarca per trasferirsi in Svizzera, e senza tanti giri di parole ha spiegato quale sia stato il motivo do questa scelta. "Era il momento giusto per fare questa avventura, ora che io e mia moglie non abbiamo ancora figli. E poi, anche se tanti corridori non lo dicono, le tasse sono particolarmente favorevoli in Svizzera" ha ammesso il corridore danese.

Pedersen ha poi spiegato perché non ha voluto correre i Mondiali di ciclismo che si sono svolti lo scorso settembre in Australia.

Questa scelta aveva colto tutti di sorpresa, visto che il danese era apparso in grandi condizioni tra Tour de France e Vuelta Espana, e il percorso iridato sembrava tagliato su misura per le sue caratteristiche tecniche di uomo veloce e resistente. "Non ho rimpianti per quella decisione. Dopo una settimana di Vuelta avevo detto che Evenepoel avrebbe fatto impazzire tutti in Australia. Non vado là per dieci giorni per finire, nella migliore delle ipotesi, al secondo posto. Ero sicuro che avrebbe vinto, alla Vuelta era stato impressionante" ha dichiarato Mads Pedersen, che ha azzeccato in pieno questo pronostico.