La presenza di moto e macchine al seguito delle gare professionistiche è uno dei problemi ancora irrisolti del mondo del ciclismo. I mezzi a motore sono indispensabili per offrire una serie di servizi inerenti la sicurezza, il controllo della chiusura delle strade, l'assistenza ai corridori e l'effettuazione di riprese televisive e fotografie. Spesso però questa presenza è diventata ingombrante e pericolosa, provocando incidenti e ostacolando i corridori. Il numero di moto e macchine che anticipano e seguono i corridori è diventato particolarmente alto, richiedendo una gestione complessa.

Su questo tema si è espresso recentemente pure il corridore olandese Bauke Mollema.

Mollema: 'Le moto sono dei problemi maggiori del ciclismo'

Il corridore olandese Bauke Mollema ha accusato l'Uci di non prendere provvedimenti contro le moto che si avvicinano troppo ai corridori, condizionando in questo modo l'andamento delle corse. Soprattutto le moto incaricate di effettuare le riprese televisive si posizionano spesso davanti ai fuggitivi o in testa al gruppo, con una distanza di pochi metri, e in questo modo offrono la scia ai corridori che ne traggono un chiaro vantaggio in termini di velocità. "Questo è uno dei maggiori problemi del ciclismo di oggi" ha denunciato Bauke Mollema in un'intervista rilasciata a Cyclingweekly.

"Falsano le corse e lo vedi accadere spesso", ha continuato l'esperto corridore olandese. "Cambiano l'andamento della corsa, possono determinare se il gruppo di fuggitivi riesce a raggiungere l'arrivo o no. Secondo me l'Uci non sta facendo abbastanza per impedire che le moto falsino le gare", ha accusato Mollema.

'Dovremmo usare i droni'

Il corridore della Trek Segafredo ritiene che il ciclismo debba guardare ad altre soluzioni per le riprese televisive, come il ricorso ai droni. "La ricerca scientifica ha dimostrato che c'è un'influenza nella scia anche a trenta metri, ma oggi le moto che fanno le riprese stanno a dieci metri da noi. Si dovrebbero allontanare a trenta, quaranta metri, ma poi non avresti più delle immagini così buone.

A lungo termine forse dovremmo usare i droni", ha proposto Bauke Mollema.

L'uso dei droni per le riprese televisive nel mondo dello sport sta muovendo dei passi interessanti. Nei recenti Campionati Mondiali di ciclocross, un tratto del circuito è stato coperto da un drone. Le immagini realizzate con questo strumento si sono rivelate particolarmente suggestive dal punto di vista sia spettacolare che tecnico. Nel ciclocross, però, la gara si svolge in un breve circuito ripetuto più volte, mentre nel ciclismo su strada le distanze che superano anche i duecento chilometri, gli ostacoli naturali, la presenza del pubblico e molti altri fattori potrebbero rendere difficoltoso il loro utilizzo.