La stagione delle grandi classiche del nord non ha ancora trovato tra i suoi protagonisti uno dei corridori più attesi, l'eritreo Biniam Girmay. Un anno fa, il corridore della Intermarchè fu la rivelazione della campagna di classiche. Dopo una serie di belle prestazioni tra la Milano Sanremo e le prime gare sul pavè, Girmay portò l'Eritrea a vincere per la prima volta una classica, la Gand Wevelgem. Con quel successo, il Ciclismo visse un momento di svolta epocale per la sua storia, l'arrivo del continente africano nelle grandi corse. Bini si confermò poi nel prosieguo della stagione, vincendo una tappa al Giro d'Italia al termine di un acceso duello con Mathieu Van der Poel, e segnando altri piazzamenti importanti nel finale dell'annata, come il podio al Gp Quebec.

Ciclismo, classiche deludenti per Girmay

L'ascesa di Bini Girmay al vertice del grande ciclismo ha suscitato un'incontenibile ondata di entusiasmo in Eritrea, anche se quest'anno il corridore della Intermarchè sta faticando a confermando quanto di buono fatto nella scorsa stagione. L'avvio era stato promettente, con il successo in una tappa della Volta Valenciana, ma nelle classiche Girmay non è stato finora tra i protagonisti. Dopo un'anonima Sanremo, conclusa al 28° posto, l'eritreo si è ritirato nella prima classica al nord, la E3 di Harelbeke, e anche nella "sua" Gand Wevelgem è uscito presto dal vivo della corsa. Mentre davanti van Aert e Laporte volavano verso la vittoria, il campione in carica sprofondava nelle retrovie fino a concludere al 97° e penultimo posto, con oltre dieci minuti di distacco.

"Finora non sta andando bene nelle classiche primaverili" ha ammesso Bini Girmay parlando al programma Vive le Velo.

'Oggi nel ciclismo l'alimentazione è essenziale'

In molti hanno pensato che il corridore abbia sofferto il freddo e il maltempo di questa primavera di classiche, un clima diametralmente opposto a quello insolitamente mite che i corridori trovarono un anno fa nelle corse fiamminghe.

Girmay ha spiegato che il problema dei suoi scarsi risultati non è stato questo, ma l'inesperienza nell'alimentazione. "Nel ciclismo di oggi l'alimentazione è diventata essenziale. Alla Gand non ho mangiato abbastanza, non ci sono ancora abituato. Ora so che devo mangiare almeno 90 grammi di carboidrati all'ora" ha dichiarato Girmay, che ha spiegato di non aver difficoltà a correre con il maltempo.

"Mi piace pedalare sul pavè bagnato" ha raccontato il corridore eritreo.

Domenica 2 aprile, Bini Girmay farà il suo debutto nel Giro delle Fiandre proprio nel giorno del 23° compleanno. "Ho chiamato la mia famiglia, taglieranno la torta appena sarà iniziata la corsa. Speriamo che porti fortuna. Il Giro delle Fiandre è la corsa più bella, mi piace la folla sul percorso e sui tratti di pavè, grazie al loro incoraggiamento do qualche watt in più" ha scherzato Girmay.