La Parigi Nizza ha regalato nella quarta frazione la prima sfida diretta tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar, i due grandi avversari dell'ultimo Tour de France e probabilmente i più forti interpreti delle corse a tappe del ciclismo attuale. Visto lo straordinario spettacolo dello scorso Tour, il confronto tra i due campioni era particolarmente atteso e non ha certo deluso. Sulla salita finale di La Loges du Gardes, è stato Vingegaard ad attaccare per primo. Pogačar ha però reagito con sicurezza e dopo un momento di tregua ha contrattaccato riuscendo a fare il vuoto.

Il danese è rimasto per un po' a qualche decina di metri, ma è andato oltre i suoi limiti e nel finale ha pagato dazio. L'ultimo chilometro è stato molto difficoltoso per il campione della Jumbo Visma, che alla fine ha pagato un ritardo di ben 43'' da Pogačar, che è andato a vincere la tappa e a impossessarsi della maglia gialla.

Ciclismo, VAM da oltre 1700 per Pogačar

Il giorno dopo le straordinarie emozioni vissute nella quarta tappa della Parigi Nizza, i dati estrapolati dalla corsa hanno dato una misura più fredda ma chiara del livello della prestazione di Tadej Pogačar. La salita finale verso la Loges du Gardes misurava sei chilometri e 670 metri, con una pendenza del 7.23%.

Il fuoriclasse sloveno ha completato la sua scalata vittoriosa in 16'24'', alla ragguardevole media oraria di 24,4 chilometri orari.

La VAM, Velocità Ascensionale Media, è stata di 1763. Prendendo in esame solo la parte più dura della salita, fino ad un chilometro e mezzo dall'arrivo, la VAM è stata di 1807. Le pendenze maggiori favoriscono infatti il raggiungimento di un dato più alto della VAM, anche se in questa parte di scalata, dopo il primo scatto di Vingegaard, c'è stato anche un tratto percorso ad andatura modesta.

'Pensavo che Vingegaard fosse fortissimo'

Nel dopo corsa Tadej Pogačar ha raccontato di essere rimasto un po' sorpreso dalla mezza crisi di Jonas Vingegaard. "È scattato per primo ed ho pensato che fosse fortissimo" ha dichiarato il fuoriclasse della UAE Emirates. "Per questo non ho risposto subito al suo attacco, ma ho deciso di attendere" ha aggiunto Pogačar.

"Alla fine la salita è stata tosta, gli è mancato un po' per riprendermi, non è riuscito a colmare il divario e ha ceduto. La salita finale era molto esplosiva" ha continuato la nuova maglia gialla, che ora dovrà guardarsi dal tentativo di rimonta di Jonas Vingegaard e della fortissima Jumbo Visma che il danese ha al fianco.

"Dobbiamo elaborare una strategia per le prossime tappe, perché sarà molto dura. Può ancora succedere tanto nelle ultime due tappe. Saranno giornate imprevedibili, ma tengo la testa alta e son convinto di poter difendere la maglia gialla"" ha commentato Tadej Pogačar.