Va a Jonas Vingegaard il primo round della super sfida della Parigi Nizza, in cui il danese è contrapposto al grande avversario dell'ultimo Tour de France, Tadej Pogacar. La terza tappa della corsa francese ha proposto una cronosquadre di ben 32 chilometri. La corsa si è svolta con un regolamento nuovo e molto discusso. Il tempo di ogni squadra è stato preso sul primo corridore che ha tagliato il traguardo, anzichè sul quarto come avviene di solito. Questo ha portato a delle strategie un po' strane, ma alla fine, la forza complessiva della Jumbo Visma, partita con i favori del pronostico, è emersa ugualmente.

La squadra di Vingegaard, spinta da straordinari specialisti come Tobias Foss, Rohan Dennis, Jan Tratnik e Edoardo Affini, ha conquistato il successo, ma ha rischiato molto, finendo con appena un secondo di vantaggio sulla Ef di Stefan Bissegger.

Parigi Nizza, un solo secondo tra Jumbo e Ef

I Jumbo hanno adottato una strategia abbastanza tradizionale, arrivando nel finale di corsa con una squadra ancora compatta e tagliando il traguardo con tre corridori insieme. Vingegaard e compagni hanno pedalato fortissimo, su un percorso veloce, con poche curve e un dislivello quasi nullo, sfiorando i 57 chilometri orari di media.

La Ef è passata all'intertempo con una decina di secondi di distacco, ma nel secondo tratto Bissegger e compagni sono andati in rimonta e si sono visti sfuggire il clamoroso sorpasso per poco più di un secondo. Molto bene è andato anche il Team Jayco di Simon Yates, squadra con una straordinaria tradizione in questo genere di prove.

Il team australiano ha cercato di risparmiare il più possibile Yates, scortandolo all'arrivo con Michael Matthews ad appena 4 secondi dai Jumbo, una posizione promettente in vista del prosieguo della corsa.

Maglia gialla a Cort Nielsen, ora le salite

La UAE Emirates era attesa oggi sulla difensiva.

Pur contando su buoni specialisti, come Bjerg e Oliveira, la squadra emiratina sembrava nettamente inferiore rispetto allo strapotere di Vingegaard e compagni. Gli uomini di Pogacar si sono ben difesi, passando all'intermedio con una quindicina di secondi di distacco e limitando poi il passivo nella seconda parte della prova. Pogacar ha poi dato personalmente una stoccata nelle ultime centinaia di metri, approfittando in pieno del cambio di regolamento che prende il tempo sul primo corridore a tagliare il traguardo. Alla fine lo sloveno ha perso 23'' dai Jumbo, un risultato soddisfacente vista la qualità del team olandese.

Molto bene è andata la Groupama di Gaudu e Kung, quarta a 14'', così come la Bora di Schachmann a 25''.

Più pesante è stato il passivo rimediato dalla Ineos di Dani Martinez, arrivata a 48''.

Con questi risultati la maglia gialla è passata a Magnus Cort Nielsen che, però, dovrebbe cederla già domani, quando la Parigi Nizza proporrà il primo arrivo in salita. Vingegaard è a 3'', Simon Yates a 7'' e Pogacar a 14'', un distacco contenuto grazie agli abbuoni presi nei giorni scorsi dal fuoriclasse sloveno.