Il Ciclismo ha ritrovato al Giro di Romandia un altro dei giovani fenomeni che si sta impossessando della scena. Juan Ayuso classe 2002, terzo all'ultima Vuelta a España e fermo da molti mesi per una tendinite, è tornato col botto vincendo la cronometro della corsa elvetica. Dopo la seconda tappa vinta da Hayter, sul percorso di Châtel-Saint-Denis, molto esigente dal punto di vista altimetrico, Ayuso ha avuto ragione di un gruppo di specialisti di altissimo livello, a partire dal campione del mondo Tobias Foss. Lo spagnolo ha pedalato a 44 e mezzo di media, a conferma delle difficoltà del tracciato, staccando di cinque secondi l'americano Matteo Jorgenson.

Viste le prestazioni non entusiasmanti di Hayter e Foss, Ayuso ha conquistato anche la maglia di leader del Giro di Romandia e domani sarà chiamato alla riprova nella tappa regina di Thyon 2000.

Romandia, grande prova di Matteo Jorgenson

Dopo un prologo e due tappe miste, la lotta per la vittoria finale del Giro di Romandia è entrata nel vivo con la terza frazione, la cronometro di 18 chilometri a Châtel-Saint-Denis.

La corsa si è svolta su un percorso impegnativo, caratterizzato da una salita nella parte centrale. Questa particolare conformazione ha favorito i corridori più abili in montagna rispetto agli specialisti puri delle crono.

Will Barta ha fatto segnare un primo riferimento di spessore chiudendo in 25'34'', un tempo che è stato messo alla prova dal connazionale e compagno di squadra Matteo Jorgenson, uno dei giovani prospetti più interessanti emersi in questa stagione.

L'americano della Movistar è salito molto forte nel tratto più duro della crono e ha poi tenuto bene nella seconda parte chiudendo con il nuovo miglior tempo di 25'20''. Adam Yates ha quindi abbassato ancora l'intertempo di Jorgenson, sfruttando la parte di salita, ma ha poi ceduto qualcosa nel tratto veloce finendo comunque con un eccellente 25'32''.

Tappa e maglia per Juan Ayuso

Juan Ayuso è transitato ad appena cinque secondi da Yates in salita, e ha poi sfruttato l'ultima parte per rimontare e segnare il miglior tempo finale in 25'15''. L'iridato Tobias Foss non è riuscito a esprimersi al meglio, probabilmente a causa di un percorso troppo impegnativo, e ha chiuso solo 8° a 24''. Molto male sono andati un altro grande specialista come Rémi Cavagna e il leader della generale Ethan Hayter, contro prestazioni che hanno aiutato Ayuso a conquistare, oltre alla vittoria di tappa, anche la maglia di leader della classifica generale.

Tra i pretendenti alla classifica è andato molto bene Damiano Caruso, a 20'', così come Mäder a 25'' e Pinot a 39''.

La nuova classifica generale vede Juan Ayuso al comando con 18'' su Jorgenson, 19'' su Foss, 22' su Oliveira, 30'' su Adam Yates e 32'' su Caruso. Domani il Giro di Romandia proporrà la tappa regina, quella con l'arrivo in quota a Thyon 2000, una salita di circa venti chilometri che dovrebbe fare grandi differenze.