Anche a distanza di molti anni, i sospetti e le accuse di doping tecnologico nei confronti di Fabian Cancellara restano un argomento particolarmente caldo nel mondo del ciclismo. Il fuoriclasse svizzero finì nell'occhio del ciclone dopo le vittorie al Giro delle Fiandre e alla Parigi Roubaix del 2010, uno dei punti più alti di una carriera eccezionale. Cancellara conquistò quei successi con delle dimostrazioni di forza e di superiorità nette nei confronti degli avversari e soprattutto di Tom Boonen, lo storico rivale. Al Fiandre, il campione svizzero staccò Boonen sul muro del Grammont con apparente facilità, per poi guadagnare rapidamente terreno e trionfare con più di un minuto di vantaggio.

Ciclismo, i sospetti sulle bici di Cancellara

Le immagini di Cancellara che si toglie di ruota Boonen sul muro simbolo del Fiandre, e poi del bis alla Roubaix della settimana successiva, finirono in un video pubblicato su Youtube in cui si sosteneva, senza prove concrete, che quelle bici fossero truccate. Secondo questa ricostruzione, il corridore elvetico avrebbe usato una bici con un motorino nascosto, azionato da dei tasti sul manubrio. A sostegno di questa ipotesi si portarono anche i cambi di biciclette effettuati dal corridore durante le corse. In quelle classiche, Cancellara partì infatti con una bici che poi sostituì con un'altra, presa dall'ammiraglia, prima di arrivare nelle fasi decisive.

Pur senza nessuna prova, i sospetti su Cancellara sono rimasti ad aleggiare su alcune imprese del campione svizzero fino ad oggi che la sua carriera si è chiusa da anni. Quanto la vicenda sia entrata nell'imaginario collettivo degli appassionati di Ciclismo è testimoniato anche dall'inchiesta condotta dal giornale belga Het Laatste Nieuws.

'Potete venire a vedere quella bici'

Durante il periodo della campagna di classiche del nord, HLN ha pubblicato una serie di podcast per indagare su Fabian Cancellara e le sue biciclette sospette. Il giornale ha raccolto dati e testimonianze, concludendo il lavoro con un'intervista allo stesso Cancellara. Il campione ha dichiarato di non avere niente da nascondere e di poter mettere a disposizione quella bici del Fiandre 2010.

"Se qualcuno vuole vedere la bici, può venire a prenderla a casa mia. Solo una cosa è cambiata su quella bici. Con mio rammarico, mio ​​padre l'ha lavata subito dopo la corsa. Ero davvero arrabbiato. Volevo appenderla al muro, proprio come le altre mie bici, con tutto lo sporco" ha raccontato il campione, aggiungendo di avere "la coscienza pulita".

All'arrivo con una bici diversa da quella del Grammont?

La novità più interessante emersa dall'inchiesta di HLN è una testimonianza di uno spettatore che era sul percorso durante il Giro delle Fiandre 2010. Secondo questa persona, Fabian Cancellara avrebbe cambiato ancora la bicicletta dopo aver staccato Tom Boonen sul Grammont. Non ripreso dalle telecamere, lo svizzero avrebbe lasciato quella presa dall'ammiraglia nelle fasi centrali della corsa, per riprendere un'altra bici con cui raggiungere il traguardo.

HLN sospetta che questo cambio sia stato necessario per far uscire di scena la bici truccata con il famigerato motorino.

Il giornale ha anche analizzato i dati della scalata al Grammont. Secondo HLN e i tempi in suo possesso, la facilità con cui Cancellara toglie di mezzo Boonen sarebbe dovuta ad una prestazione scadente del belga e non ad una prova mostruosa dello svizzero. Il tempo realizzato da Cancellara in quella scalata al Grammont sarebbe anche stato battuto da altri corridori in quel Giro delle Fiandre, a riprova di una prestazione di alto livello ma non così tanto da risultare sospetta.