Dopo la notizia bomba del ritiro per Covid di Remco Evenepoel [VIDEO] e il giorno di riposo, il Giro d'Italia riprende oggi il suo cammino con la decima tappa, che porta il gruppo a Viareggio. La corsa si è risvegliata con una nuova maglia rosa, Geraint Thomas, e con una storia tutta da riscrivere, visto l'abbandono di uno dei principali punti di riferimento del gruppo. In questi due giorni, dal mondo del Ciclismo sono arrivate tanti attestati di approvazione e solidarietà al Campione del Mondo e alla sua squadra, ma anche qualche dubbio e perplessità per i modi e i tempi in cui si è dipanata la vicenda.

Alcuni opinionisti, tecnici, ex corridori, si sono chiesti se fosse proprio il caso di ritirarsi in maglia rosa e dopo aver appena vinto una tappa, visti i sintomi molto lievi, un po' di raffreddore, mostrati da Remco Evenepoel.

Ciclismo, Hvastija: 'Remco non ha il vantaggio che voleva'

Tra i dubbi di qualcuno, espressi comunque tenendo conto del rispetto della salute del corridore, si è alzata anche una voce molto più dura nei confronti del Campione del Mondo e del suo atteggiamento, soprattutto quella fuga dal Giro un po' troppo frettolosa. Il Commissario tecnico della nazionale slovena di ciclismo, l'ex corridore professionista Martin Hvastija, si è detto poco convinto della positività al Covid di Evenepoel, ritenendola solo una copertura per uscire da una corsa che non si era messa secondo il suoi programmi e che avrebbe rischiato di ridimensionarlo.

"Questo è davvero strano. Non giudicherò ciò che è vero e ciò che non lo è, ma fino a quando non mi mostreranno la prova, non ci credo. Penso che sia più qualcos'altro, che Remco abbia paura di affrontare la verità", ha dichiarato Hvastija in un'intervista ad un giornale sloveno. "Penso che il motivo principale del suo ritiro sia che non ha il vantaggio di tre minuti, come aveva previsto" ha aggiunto l'ex corridore.

'La Ineos controllerà la corsa, Thomas ancora molto in forma'

Hvastija ha criticato Evenepoel anche per l'atteggiamento tenuto dopo la tappa di Salerno, in cui cadde due volte e accusò apertamente i corridori della Trek per il secondo incidente, avvenuto in vista del traguardo. "Quelle due cadute non hanno avuto l'impatto che avrebbero potuto avere.

Fortunatamente, ha continuato la corsa senza niente di serio, ma è stato ambiguo nelle dichiarazioni, su quanto fosse davvero grave. È stata colpa sua per entrambe le cadute, la prima volta è andato a terra a causa del cane, ma non gli è andato addosso. La seconda caduta è stata interamente colpa sua, quindi non ha molte scuse" ha commentato il Ct della nazionale slovena di ciclismo.

Hvastjia è stato invece pieno di elogi per quello che sembra essere rimasto come il principale avversario del suo connazionale Primoz Roglic, il capitano della Ineos e nuova maglia rosa Geraint Thomas. "Mi dispiace che non abbia vinto la tappa per così poco. Thomas è arrivato terzo l'anno scorso sugli Champs Elysées, non era lontano da Vingegaard e Pogačar.

Lui stesso dice che sta finendo la sua carriera, ma è ancora estremamente in forma. È il leader della Ineos squadra per esperienza e palmares. Ha quattro compagni alle spalle, quindi si può permettere il lusso di attaccare con qualsiasi corridore. Vedremo nelle tappe di montagna, nei prossimi giorni. Mi aspetto che Ineos controlli la corsa, e poi vedremo" ha commentato il Ct della nazionale slovena di ciclismo.