La prima settimana del Giro d'Italia si è conclusa con la notizia bomba del ritiro di Remco Evenepoel. Il campione del mondo di Ciclismo aveva vinto la cronometro di ieri a Cesena, ma con un vantaggio risicato, appena un secondo su Geraint Thomas e due su Geoghegan Hart, e lasciando un'impressione di fatica e sofferenza preoccupanti. In serata è poi arrivata la notizia della positività del corridore belga al Covid e la decisione di ritirarsi. La scelta è stata presa dalla squadra e dallo stesso Evenepoel per non rischiare di peggiorare le condizioni di salute.

Attualmente non ci sono più protocolli e regole da seguire nel ciclismo e nel Giro d'Italia sul tema del Covid, anche in caso di positività, ed Evenepoel sarebbe stato libero di continuare la sua corsa.

Patrick Evenepoel: 'Si vedeva che non era il solito'

Prudentemente la Soudal - Quick-Step si era però schierata fin dall'avvio del Giro d'italia per lo stop immediato in caso di positività di un proprio corridore, e non ci sono stati ripensamenti nonostante la sfortuna sia capitata al leader della squadra e maglia rosa della corsa.

Del ritiro di Remco Evenepoel ha parlato anche il padre del campione del mondo, l'ex corridore professionista Patrick, in un'intervista rilasciata al quotidiano Het Laatste Nieuws.

Evenepoel senior ha spiegato di essersi reso subito conto, durante la cronometro di ieri, che c'era qualcosa che non andava nel figlio. "Si poteva chiaramente dire che non era il solito. Ovviamente non pensi subito al Covid", ha dichiarato l'ex corridore, aggiungendo che il figlio si rifocalizzerà presto su un nuovo programma di corse.

"Conoscendolo sarà difficile per lui, ma molto presto lo vedremo girare l'interruttore e concentrarsi su altri obiettivi", ha raccontato Patrick Evenepoel.

'Tutti devono rimettersi in discussione'

Il padre del campione del mondo ha poi chiesto al mondo del ciclismo di rialzare l'attenzione sul Covid, anche visti i numerosi casi che si sono verificati al Giro d'Italia e che hanno portato al ritiro, tra gli altri, anche di Filippo Ganna e Rigoberto Urán.

"Tutti dovrebbero ricominciare a mettersi in discussione: organizzatori, corridori, media, tutti coloro che sono nella carovana del Giro, perché chiaramente non ci siamo sbarazzati del Covid. Per il mondo esterno potrebbe non essere niente, ma nello sport è ancora dilagante. Non puoi incolpare nessuno per questo, ma servono inevitabilmente nuove misure", ha dichiarato Patrick Evenepoel.

L'ex corridore ha anche lanciato un'accusa alla Jumbo-Visma e a Primož Roglič, il grande rivale di Remco Evenepoel nel duello che tutti si aspettavano in questo Giro d'Italia. Secondo alcune voci che sono circolate nei giorni scorsi nel mondo del ciclismo, anche Roglič sarebbe risultato positivo al Covid. La squadra ha smentito questa notizia, ma alcuni dubbi sono rimasti.

"Chissà, alla Jumbo-Visma potrebbero correre dei rischi con Primož Roglič. Noi non volevamo che accadesse con Remco. Se il medico della squadra dice basta, è basta", ha accusato il padre del campione del mondo.