Miguel Indurain, uno dei più grandi campioni della storia del ciclismo, sta vivendo in questi giorni un'esperienza speciale. Il 59enne spagnolo è stato invitato a correre la Titan Desert, una gara a tappe in mountain bike che si svolge in Marocco, all'insegna dell'avventura e del contatto diretto con la natura. L'ex campione ha raccontato questa nuova esperienza e commentato i fatti più recenti del Ciclismo professionistico su strada in un'intervista rilasciata all'agenzia EFE.

Ciclismo, Indurain ha detto no alla Cape Epic

Miguel Indurain ha spiegato di voler vivere questa corsa senza un vero spirito agonistico, ma per divertirsi e senza prendersi nessun rischio.

Il cinque volte vincitore del Tour de France ha raccontato che alla Titan Desert si dorme accampati per terra. "Quando ero giovane, al Tour de France si dormiva nelle caserme" ha ricordato Indurain. "Ora ho 59 anni e dormire qui è il peggio che mi sia mai capitato. Ma mi adatterò, non avrò problemi e continuerò con il mio ritmo" ha promesso l'ex campione spagnolo, che ha invece declinato l'invito alla Cape Epic, altra gara a tappe in mountain bike che si svolge in Sud Africa.

"Ho visto il percorso e le discese e ho detto che non sarei andato. Non sono così esperto di mountain bike, qui in Marocco ci sono alcune discese complicate ma accessibili. Ognuno deve essere consapevole del proprio livello.

Nel fuoristrada sono molto prudente nelle discese, una caduta alla mia età potrebbe essere problematica" ha dichiarato Miguel Indurain.

'Vingegaard sta facendo molto bene'

L'ex campione ha parlato anche dell'attualità del ciclismo su strada e soprattutto dell'atteso duello previsto al Tour de France tra Tadej Pogačar, reduce dalla caduta e dalla frattura dello scafoide rimediata alla Liegi, e il campione in carica Jonas Vingegaard.

Indurain ha elogiato la programmazione di Vingegaard molto mirata al Tour, spiegando che l'impegno di Pogačar nelle classiche lo ha portato a un infortunio che potrebbe compromettere la caccia alla maglia gialla.

"Vingegaard sta facendo molto bene, sta dosando i suoi sforzi in funzione del Tour. Pogačar è fortissimo, ma si è infortunato.

Non è una cosa gravissima, ma per un corridore lo scafoide è molto delicato. Ho avuto dei compagni di squadra che hanno subito questo infortunio e che hanno avuto dei problemi. Se riprendi ad allenarti tardi non arrivi in forma al Tour, se riprendi presto può darti dei problemi" ha commentato Indurain, sottolineando che "le classiche sono belle ma rischiose. Per lui valeva la pena rischiare, ha vinto delle grandi corse, ma ora vedremo se arriverà in forma al Tour de France".

Miguel Indurain si è detto prudente sul confronto tra Tadej Pogačar e Eddy Merckx, il più vincente campione della storia del ciclismo che molti stanno rivedendo nel giovane sloveno. "Pogačar deve ancora pedalare tanto per arrivare a Merckx.

È forte, ha ottenuto risultati eccezionali ma il paragone con Merckx è sbagliato. Sta costruendo un grande palmares, è giovane e vedremo fin dove arriverà, ha ancora tanto da pedalare" ha commentato Indurain.