Pur senza conquistare il successo, è stato Thibaut Pinot il grande protagonista della tredicesima tappa del Giro d'Italia, quella che ha portato i corridori al primo confronto con l'alta montagna nell'arrivo in quota di Crans-Montana. Su un percorso ridotto a causa della pioggia, senza la salita del Gran San Bernardo lo scalatore francese ha alimentato la sua fama di corridore generoso e sfortunato, andando all'attacco fin dalle battute iniziali e cercando poi ripetutamente di staccare i compagni d'avventura sulla salita finale. Come spesso gli è accaduto in passato, Pinot si è però fatto prendere dal nervosismo e nel finale ha ceduto al colombiano Einer Rubio, protagonista di una corsa molto più accorta e guardinga che lo ha portato al successo.
Nel gruppo degli uomini di classifica hanno provato a scattare prima Carthy, quindi Caruso e Dunbar, ma la situazione non è sostanzialmente cambiata.
Le nouveau classement général au terme de cette 13e étape. Geraint Thomas conserve son maillot rose pour deux secondes face à Primoz Roglic. Thibaut Pinot intègre lui le top 10. #Giro pic.twitter.com/FenTkXy2Q2
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) May 19, 2023
Giro, niente scalata al Gran San Bernardo
La giornata dell'approccio alle tappe di alta montagna è iniziata con il rincorrersi di voci sul possibile cambio di percorso a causa della pioggia e della neve sulle salite del Gran San Bernardo e della Croix de Coeur. Alla fine l'organizzazione del Giro d'Italia ha deciso di ridisegnare la tappa con solo gli ultimi 74 chilometri del percorso originario, mantenendo le salite alla Croix de Coeur e l'arrivo a Crans-Montana.
Il tempo si è poi rivelato migliore di quanto temuto, anche se la discesa dalla Croix de Coeur si è confermata particolarmente difficile e pericolosa.
La corsa è partita a spron battuto con una girandola di scatti e la Ineos a gestire il gruppo. Alla fine sono riusciti a evadere Thibaut Pinot, Einer Rubio, Bruno Armirail, Jefferson Cepeda, Derek Gee, Matthew Riccitello e Valentin Paret-Peintre.
Pinot si è subito impossessato della scena con il suo modo di correre istintivo e un po' teatrale. Il francese ha fatto selezione già sulla Croix de Coeur, dove solo Cepeda, Rubio e Gee sono riuscito a rimanere con lui e buttarsi nella difficile discesa.
Pinot troppo nervoso, vince Rubio
Il gruppo ha proseguito in maniera prudente dietro alla Ineos, per poi riaccelerare nel tratto di piano verso l'imbocco della salita finale di Crans-Montana.
Pinot ha continuato il suo show cominciando subito a scattare a ripetizione sulla salita finale, ma non riuscendo a crollarsi di dosso Cepeda ha finito per trasformare la corsa in una guerra di nervi con l'ecuadoriano. Cepeda ha provato un paio di volte a rilanciare, fomentando il nervosismo di Pinot, che si è così consumato andando incontro all'ennesima delusione della carriera.
Il colombiano Einer Rubio è riuscito a rimanere in scia a Pinot e Cepeda, in posizione d'attesa fino alle battute finali, quando ha risposto all'ultimo scatto dell'ecuadoriano e ha rilanciato con forza. Il corridore della Movistar è così andato a vincere, con Pinot ormai esaurito nelle gambe e nella testa e costretto ad accontentarsi del secondo posto.
Crans Montana offered some waiting, some attacking and some never giving up.
Watch the last km of stage 13! 🔻
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A Crans Montana c’è chi aspetta, chi attacca e chi non molla.
Guarda l'ultimo km della tappa 13!🔻@expo2030#Giro #GirodItalia @Einerrubio1 @Movistar_Team pic.twitter.com/0X4hazXlih
— Giro d'Italia (@giroditalia) May 19, 2023
Roglič non attacca, Thomas ancora in rosa
Nel gruppo degli uomini di classifica la Ineos ha comandato le operazioni assistendo senza battere ciglio agli scatti di Fortunato e Carthy nella parte centrale della salita. Gli uomini di Thomas hanno poi dato un'accelerata quando, ormai negli ultimi due chilometri, Caruso ha provato ad allungare, imitato poi da Dunbar. Alla fine però tutto si è risolto in un nulla di fatto, con Thomas che ha prodotto una bella progressione nel finale seguito da Roglič, rimasto sulla difensiva.
La maglia rosa, Roglič, Almeida, Caruso, Kämna, Kuss e Dunbar sono arrivati tutti insieme, anticipati solo di una manciata di secondi da Carthy.
La nuova classifica vede Geraint Thomas confermarsi al comando con 2'' su Roglič, che è sembrato in ottima condizione, ma in attesa del momento giusto per sferrare l'attacco per cercare di prendere la maglia rosa. Almeida è a 22'', seguito da Lekenssund e Caruso. Pinot è tornato nella top ten e si è impossessato della maglia dei Gpm.