La sesta tappa del Giro d'Italia, con l'arrivo a Napoli, ha regalato un epilogo thrilling. I due superstiti della fuga partita nelle fasi iniziali, Alessandro De Marchi e Simon Clarke, hanno difeso strenuamente il loro vantaggio sul gruppo inseguitore, che ha faticato non poco per organizzare una rincorsa efficace. Il friulano e l'australiano, esperti e forti pedalatori, sono arrivati ancora al comando all'ultimo chilometro, con un piccolo bottino di secondi che hanno fatto immaginare il buon esito della fuga. Qui, però, i due attaccanti hanno un po' tergiversato, con De Marchi che non ha dato il cambio al compagno d'avventura.

Il gruppo è riuscito in extremis a completare la rimonta a poche centinaia di metri dall'arrivo e Mads Pedersen è andato a conquistare il successo allo sprint.

Clarke: 'Non potevamo andare più forte di così'

Nonostante l'epilogo Alessandro De Marchi e Simon Clarke si sono abbracciati e consolati a vicenda subito dopo il traguardo, ben conoscendo le dinamiche della corsa e i sentimenti degli avversari, da navigati interpreti delle fughe. De Marchi ha spiegato di non aver collaborato nel finale per cercare di prendersi un vantaggio su Clarke, normalmente più forte di lui in volata. "Volevo vincere, ho provato a giocare con Clarke perché lui è più veloce di me. Non gli ho dato il cambio, una cosa che non ho mai fatto nella mia carriera", ha dichiarato il corridore friulano.

Clarke non ha mostrato nessuna acredine nei confronti di De Marchi per la sua mancata collaborazione nel finale. "Abbiamo dato tutto, siamo andati anche più lontano di quanto fosse possibile. Alessandro era fortissimo, ci siamo dati bene il cambio. Alla fine non avevamo tempo per giocare, il gruppo era vicinissimo. Alla fine arriva sempre un momento in cui decidi di non collaborare più.

Non potevamo andare più forte di così, non possiamo lamentarci". ha dichiarato Simon Clarke.

Pedersen: 'Ho pensato di fare uno sprint lungo'

La scena dell'abbraccio tra Clarke e De Marchi, i due coraggiosi e sfortunati protagonisti della tappa di Napoli, deve avere commosso anche il vincitore Mads Pedersen. "Mi sento in colpa nei confronti di questi ragazzi", ha dichiarato il campione danese al suo primo successo di tappa al Giro d'Italia.

"Ovviamente sono molto contento, eravamo venuti qui per ottenere una vittoria di tappa. È stata una corsa dura, sono felice di aver ricompensato la squadra. Negli ultimi chilometri abbiamo dovuto schierare tutti i nostri corridori per cercare di raggiungere i fuggitivi. Ho pensato di fare uno sprint lungo, poi è partito Gaviria e ho avuto qualcuno su cui concentrarmi", ha spiegato l'ex Campione del Mondo.