Con la terza tappa, corsa martedì 13 giugno, il Giro di Svizzera ha aperto davvero la corsa alla maglia gialla finale. I corridori hanno affrontato il primo arrivo in salita, quello verso Villars sur Ollon, una scalata di una decina di chilometri con pendenze dure ma regolari, sempre intorno al 7-8%. Il Campione del Mondo di ciclismo Remco Evenepoel, che fa qui il rientro in gruppo dopo il ritiro al Giro d'Italia, era tra i più attesi ed ha tenuto fede al ruolo di faro della corsa. La Soudal Quickstep ha infatti preso le redini del gruppo nella prima parte della salita, imponendo un bel ritmo con Mattia Cattaneo e James Knox.

A circa sei chilometri dall'arrivo, concluso il lavoro dei compagni, Evenepoel è partito all'attacco, ma non è riuscito a fare una chiara differenza.

Ciclismo, solo un quarto posto per Evenepoel

Sul Campione del Mondo si sono prontamente riportati Mattias Skjelmose e Felix Gall, che però sono rimasti sempre passivi alla sua ruota. Con il passare dei chilometri, l'azione di Evenepoel si è un po' spenta. Il belga ha prestato il fianco agli attacchi di Gall e Skjelmose, con quest'ultimo che è andato a conquistare la vittoria di tappa e la maglia gialla di leader della generale, ma anche alla rimonta del gruppo inseguitore dove è stato particolarmente efficace Juan Ayuso.

Alla fine, dopo un finale molto sofferto, Evenepoel ha chiuso al quarto posto, staccato da Skjelmose, Gall e Ayuso, con 21'' di distacco dal vincitore.

La prestazione del Campione del Mondo non è stata certo tra le più scintillanti, e riapre i soliti dubbi sulle reali potenzialità del corridore nelle tappe di alta montagna. Nel dopo corsa, Evenepoel ha spiegato di aver sofferto molto il freddo accumulato nella discesa, affrontata sotto la pioggia, prima della scalata a Villars sur Ollon.

'Ci saranno ancora dei postumi del Covid'

"Faceva freddo, ho iniziato la salita finale tremando", ha spiega il campione della Soudal Quickstep parlando al giornale belga Het Laatste Nieuws. "Mattia Cattaneo e James Knox hanno impostato un ritmo elevato. Questa era la nostra intenzione, dovevamo anche provare a fare qualcosa per staccare Stefan Küng. Questo piano ha funzionato" ha continuato Evenepoel, spiegando poi di non aver sentito le sensazioni migliori nella parte finale della salita.

"C'erano due corridori molto forti che sono riusciti a seguirmi. Dopo ho tirato un po' troppo e ho pagato quegli sforzi nella parte più dura della salita. Lì ho sentito che non sono ancora al massimo. Normalmente dovrei esserlo in grado di aumentare ancora, ma oggi non mi è stato possibile", ha aggiunto Evenepoel, che però resta fiducioso per il prosieguo del suo Giro di Svizzera e la caccia alla maglia gialla. "Comunque, mi sono ripreso un po' dopo due minuti, ci saranno ancora dei postumi del covid. Devo essere soddisfatto. Non sono molto indietro rispetto a Skjelmose. Niente è ancora perduto" ha concluso Remco Evenepoel.