Sean Kelly, una delle stelle del ciclismo tra gli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, ha rilasciato un'intervista a Cyclist.co.uk in cui ha lanciato qualche critica a Wout van Aert. Pur essendo uno dei campioni più straordinari del Ciclismo moderno, con un bagaglio tecnico sconfinato che spazia dalle volate alle cronometro passando per classiche e montagne, il belga della Jumbo Visma non è riuscito a sfondare davvero in quello che dovrebbe essere il suo terreno di conquista, le grandi corse di un giorno. Van Aert è spesso arrivato ai grandi appuntamenti da favorito, dopo aver fatto incetta di vittorie in tappe e semiclassiche, a volte con prestazioni eccezionali, ma poi non è riuscito a confermarsi nella giornata più importante.
Sean Kelly: 'Ha difficoltà a vincere le grandi classiche'
Il copione si è ripetuto anche quest'anno. Wout van Aert ha collezionato solo piazzamenti tra Sanremo, Fiandre e Roubaix, finendo in secondo piano rispetto ai giganti Mathieu Van der Poel, il rivale storico, e Tadej Pogacar, il fenomeno a tuttotondo del ciclismo. Il belga ha avuto un po' di sfortuna in alcune situazioni, forando in un momento chiave della Roubaix, ma ha dato anche l'impressione di non aver avere il killer instinct degli avversari.
Sean Kelly ha raccontato di aver rivisto in van Aert le sue stesse caratteristiche di corridore eclettico e di aver pensato che potesse ripercorrere la sua carriera. L'ex campione irlandese è stato uno dei più grandi cacciatori di classiche della storia del ciclismo, ma ha saputo imporsi anche in tante brevi corse a tappe e in un grande giro, la Vuelta Espana.
"Due anni fa pensavo che fosse il nuovo Sean Kelly, ma sembra che abbia delle difficoltà a vincere le grandi classiche" ha commentato Kelly.
L'ex campione ha ricordato gli episodi sfortunati che hanno condizionato van Aert, ma ha spiegato che ha perso anche molte occasioni importanti. "Due anni fa pensavo che avrebbe vinto qualche classica monumento in più, è stato sfortunato.
Quest'anno avrebbe potuto vincere la Parigi-Roubaix se fosse arrivato allo sprint. Ma il tempo scorre, arrivano sempre nuovi corridori che raggiungono rapidamente un livello molto elevato, quindi il tempo scorre molto più velocemente rispetto a quando correvo io" ha analizzato Sean Kelly.
Ciclismo, 'Van Aert deve lavorare per gli altri'
L'ex corridore irlandese ha spiegato che uno dei problemi di van Aert è il ruolo in cui spesso è relegato nella Jumbo Visma. Nonostante il suo status di fuoriclasse assoluto, in molte corse il belga si è dovuto adeguare alle esigenze della squadra facendo da gregario agli uomini che puntano alla classifica generale, come Roglic e Vingegaard. "Pensavo che avrebbe vinto gare come la Parigi-Nizza. Il problema è che deve lavorare per altri nella sua squadra. Quindi le opportunità non gli arrivano. Avrei detto che avrebbe vinto delle classiche monumento e delle corse a tappe brevi" ha dichiarato Kelly, che immaginava un van Aert anche in grado di esplorare le sue possibilità nelle grandi corse a tappe.
"Se vinci le piccole gare a tappe, questo può indicare la possibilità di vincere un grande giro tre o quattro anni dopo. Se ne è parlato qualche anno fa. Sembra che sia un po' più difficile di quanto mi aspettassi" ha commentato Sean Kelly.