A quattro settimane dal via del Tour de France, previsto il 1° luglio da Bilbao, Tadej Pogačar ha tenuto una conferenza stampa per parlare del suo recupero dall'incidente della Liegi, del cambio di programma per questo mese di giugno e di altri temi del mondo del ciclismo. Il fuoriclasse sloveno, che si era fratturato lo scafoide nella Doyenne dello scorso 23 aprile, ha dichiarato di aver bruciato i tempi e di essere tornato in bicicletta una settimana prima del previsto. Il due volte vincitore del Tour si è detto fiducioso di potersi presentare a Bilbao in ottima forma e ha confermato la rinuncia al Giro di Slovenia, che sarebbe dovuta essere la sua unica corsa in preparazione alla Grande Boucle.

Ciclismo, niente Giro di Slovenia, si ai Campionati nazionali

Tadej Pogačar ha raggiunto da qualche giorno i suoi compagni di squadra a Sierra Nevada, dove una parte della UAE Emirates si è radunata per un periodo di preparazione in altura. Dal ritiro spagnolo il campione sloveno ha tenuto una conferenza stampa via Zoom, con cui ha dato aggiornamenti molto positivi sul recupero dall'incidente della Liegi.

"Mi alleno all'aperto da una settimana e il mio polso si sente sempre meglio ogni giorno", ha raccontato Tadej Pogačar. “Qui ho le migliori cure qui in termini di massaggi e fisioterapia. Sì, c'è ancora molto lavoro da fare", ha aggiunto il corridore della UAE, che ha poi annunciato il quasi certo forfait al Giro di Slovenia, la corsa di casa che sarebbe dovuta essere la sua unica gara prima del Tour de France, proprio come nelle ultime due stagioni.

"Probabilmente non parteciperò al Giro di Slovenia. Ho perso un certo numero di sessioni di allenamento ed è per questo che nel prossimo periodo dovrò concentrarmi principalmente sull'interval training, ma mi sento bene. Sono sempre rimasto motivato. Ho una nuova TAC lunedì prossimo e poi sapremo se l'osso è guarito bene", ha dichiarato Pogačar, che al posto del Giro di Slovenia dovrebbe correre i campionati nazionali a cronometro e in linea del 22 e 25 giugno.

Tadej Pogačar: 'Non ho bisogno del polso per allenare le gambe'

Il campione sloveno si è detto estremamente fiducioso in vista del Tour de France. L'infortunio alla mano non dovrebbe compromettere le sue prestazioni e le possibilità di vittoria. "Il mio polso potrebbe non essere ancora tornato al 100%, ma non ne hai bisogno per allenare le gambe", ha dichiarato Pogačar, che anche in questa situazione difficile non ha mai perso il suo sorriso e il suo spirito positivo e leggero.

Il vincitore del Fiandre ha raccontato di aver bruciato i tempi rispetto ai consigli dei medici, che prevedevano un periodo di lontananza dalla bici di sei settimane. "Ho iniziato dopo cinque settimane. Forse è un po' stupido ignorare i consigli dei medici, ma ho spinto la squadra e tutti gli altri per iniziare prima e sono stato molto attento nei primi giorni", ha dichiarato Pogačar.

'Remco avrebbe potuto vincere il Giro'

Il numero uno del Ciclismo mondiale ha spiegato che potrebbe correre il Tour de France con uno speciale tutore. "Spero solo di ritrovare un po' di mobilità, in modo da poter anche alzarmi sui pedali o allenare i miei sprint prima del Tour", ha dichiarato Pogačar, a cui è stato chiesto anche un parere sul Giro d'Italia da poco concluso e in particolar modo su Remco Evenepoel.

Lo sloveno ha lanciato una sfida al campione del mondo, chiamandolo al via del Tour.

"Credo che Remco avrebbe potuto giocarsi la vittoria assoluta al Giro d'Italia, ma purtroppo si è ritirato. È il campione del mondo. Se fossi in lui ora correrei il Tour de France, ma ognuno è diverso e nessuno si sente uguale in bici dopo un percorso così duro", ha dichiarato Pogačar. A meno di clamorosi ripensamenti, Evenepoel non risponderà però alla chiamata di Pogačar. Il campione del mondo tornerà a correre al Giro di Svizzera per poi concentrarsi sui campionati nazionali e sui mondiali.