È bastata una salita di poco più di tre chilometri a Jonas Vingegaard per rompere completamente la corsa al Critérium del Delfinato. Nella quinta tappa della corsa francese il campione della Jumbo-Visma ha staccato tutti con una dimostrazione di forza disarmante. Vingegaard ha risposto a un primo attacco di Richard Carapaz, desideroso di recuperare dopo la batosta rimediata ieri nella cronometro, e ha poi impresso un passo insostenibile per tutti gli altri andandosene da solo. Il danese ha così messo a segno il doppio colpo tra vittoria di tappa e conquista della maglia gialla, e ha già un vantaggio rassicurante quando devono ancora arrivare le tappe a lui più congeniali, quelle di alta montagna.

Delfinato, Carapaz attacca per primo

Dopo la cronometro di ieri, vinta da Bjerg, ma con Vingegaard che ha assestato la prima spallata ai rivali diretti per la vittoria finale, il Critérium del Delfinato ha proposto per questa quinta tappa un percorso mosso. La Côte de Thésy, una salita di poco più di tre chilometri con pendenze all'8-9%, è stata il punto nevralgico della corsa, un trampolino di lancio ideale verso il traguardo di Salins-les-Bains.

Nelle fasi iniziali si sono lanciati in fuga Thomas De Gendt, Edvald Boasson Hagen, Georg Zimmermann, Jonas Gregaard, Leon Heinschke e Nils Politt.

La corsa è andata via a forte andatura, con la Soudal - Quick-Step che ha lavorato a lungo in testa al gruppo, facendo immaginare un attacco del redivivo Julian Alaphilippe.

I fuggitivi sono stati raggiunti prima della Côte de Thésy, dove Soudal ed EF hanno subito impresso un forte ritmo. Carapaz, reduce da una crono opaca con quasi tre minuti di distacco, è partito all'attacco, seguito da Alaphilippe e Vingegaard, mentre tutti gli altri uomini di classifica sono rimasti più guardinghi.

Carapaz ha insistito imponendo un ben passo nella prima parte della salita, mentre Alaphilippe ha ceduto ed è stato ripreso dal gruppo inseguitore.

Ciclismo, Vingegaard sceglie il 50x10

Vingegaard è rimasto per un po' in scia al campione olimpico, poi ha deciso di accelerare ed è andato via da solo con apparente facilità.

Il vincitore dell'ultimo Tour de France ha lasciato una grande impressione, sia in salita, che nel successivo falsopiano, dove ha continuato a spingere in modo molto incisivo guadagnando una quarantina di secondi sugli inseguitori, ridotti a una quindicina di unità.

Vingegaard ha gestito senza rischi la discesa ed è arrivato al traguardo di Salins-les-Bains con tutto il tempo di festeggiare questo ennesimo trionfo. A 31'' Alaphilipe ha battuto il gruppetto inseguitore, con il promettente Johannessen terzo. In questo plotoncino sono arrivati anche Hindley, Mas, Ciccone, Yates e Bernal, una delle note liete di questa tappa. Carapaz, provato dal tentativo di attacco, non è riuscito ad agganciarsi e ha pagato 45'', mentre a 1'02'' è arrivato un altro gruppetto con Dani Martínez e David Gaudu, oggi un po' deludenti.

Niente da fare per Mikkel Bjerg, che ha concluso la sua breve avventura in maglia gialla. Il danese è stato attardato anche da una caduta all'inizio della salita, e non potuto poi far niente per recuperare.

La nuova classifica generale vede ora Jonas Vingegaard già in posizione dominante. Il danese, che ha lanciato un segnale molto forte in vista del Tour, ha 1'10'' su O'Connor e 1'23'' su Alaphilippe.

Da segnalare che Vingegaard ha corso oggi con una scelta tecnica particolare sulla sua bicicletta Cervélo.

Il danese ha montato un monocorona SRAM a 12 velocità, con il 50x10 come rapporto più lungo. Questo sistema garantisce alcuni vantaggi, come una miglior aerodinamica, un peso ridotto e meno possibilità di avere un problema meccanico.