Un incerto ed emozionante finale ha caratterizzato la prima tappa del Critérium del Delfinato. La corsa francese, uno degli appuntamenti chiave in avvicinamento al Tour, è scattata con una frazione dal percorso misto che messo fuori gioco i velocisti puri. Il gruppo è sembrato controllare agevolmente la fuga partita nelle fasi iniziali, ma dopo l'ultimo GPM il belga Rune Herregodts se ne è andato da solo riguadagnando una manciata di secondi sulla discesa bagnata. Il corridore della Intermarché è arrivato a poche pedalate da un insperato successo, ma si è visto superare negli ultimi metri dalla rimonta di Christophe Laporte, che è andato a vincere davanti a Trentin.

Delfinato, velocisti staccati nella prima tappa

Con l'avvio del Critérium del Delfinato è scattata la vera marcia di avvicinamento al Tour de France. Alla partenza da Chambon-sur-Lac si sono schierati molti dei protagonisti più attesi del prossimo Tour, dalla maglia gialla in carica Jonas Vingegaard, a Enric Mas, David Gaudu, Richard Carapaz e Jai Hindley.

Questa prima tappa ha proposto un percorso mosso con un finale in un circuito da ripetere per tre volte.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga con Brent Van Moer, Rune Herregodts, Donavan Grondin, Fabio Van Den Bossche e Dorian Godon. Il gruppo ha controllato la situazione con la Jumbo-Visma e la Bora-hansgrohe che si sono divise il compito di tirare. Purtroppo a metà corsa si è verificata una caduta che ha costretto al ritiro Ethan Hayter, uno dei favoriti per la tappa di oggi.

Il percorso, pur senza salite particolarmente selettive, si è rivelato troppo duro per i velocisti puri. Sia Dylan Groenewegen che Sam Bennett, i due sprinter di punta del gruppo sono rimasti staccati nel penultimo giro del circuito di Chambon-sur-Lac. In questa fase della corsa la Soudal - Quick-Step si è portata al comando imprimendo un'importante accelerata, a cui però non hanno fatto seguito degli attacchi individuali di Alaphilippe e Bagioli.

Heregodts beffato, vince Laporte

Intanto la fuga si è selezionata lasciando i soli Godon e Herregodts al comando. Sull'ultimo Gpm, a una decina di chilometri dall'arrivo, il gruppo si è riportato a una manciata di secondi dai due superstiti della fuga. Godon si è arreso, mentre Rune Herregodts ha insistito buttandosi con coraggio nella discesa, resa scivolosa da qualche scroscio di pioggia che non ha mancato di bagnare la corsa.

Il belga della Intermarché ha riguadagnato una quindicina di secondi e respirato il profumo di una sorprendente vittoria, anche perché in testa al gruppo la Jumbo ha interpretato la discesa in modo prudente.

Il finale con una leggera risalita è stato però fatale al bravo Herregodts. Il gruppo ha rimontato fino allo sprint lanciato da Matteo Trentin con Christophe Laporte a ruota. Il francese ha piazzato un'accelerata potente ed è andato a recuperare Herregodts ormai a una ventina di metri dal traguardo. Laporte ha così vinto, in modo un po' rocambolesco, la tappa, davanti a Trentin e ai fuggitivi di giornata, con Zingle e Van Gils a seguire.

Domani il Critérium del Delfinato prosegue con la seconda tappa, Brassac-les-Mines - La Chaise-Dieu, 157 km su un percorso ondulato.