Il 2 giugno, il ciclismo italiano ha proposto una delle sue classiche più impegnative, antiche e cariche di storia, il Giro dell'Appennino. La corsa, organizzata dalla Us Pontedecimo, ha proposto un tracciato con le salite a Pietralavezzara e Madonna della Guardia come punti nevralgici, prima della discesa verso Genova. Sull'ultima salita è stato Cristian Rodriguez a fare il vuoto e sfiorare l'impresa solitaria. Lo spagnolo della Arkea si è però visto raggiungere nel finale da Marc Hirschi, che ha vinto facilmente lo sprint a due che ha risolto la corsa.
Il gruppetto inseguitore è stato battuto dall'eritreo Henok Mulubrhan, che ha esultato pensando di aver vinto.
Revenu à 5 km du terme sur Cristian Rodriguez, qui était parti dans la dernière difficulté, Marc Hirschi a remporté #Appennino23 devant l'Espagnol. Henok Mulubrhan a complété le podium devant Francesco Busatto.
#GirodellAppennino #ciclismo #cyclisme #wielrennen pic.twitter.com/CoepvSIYyv
— 🚴 Les Rois du Peloton 🚲 (@LRoisDuPeloton) June 2, 2023
Giro dell'Appennino, fuga a sei
Appena cinque giorni dopo la fine del Giro d'Italia, il Ciclismo italiano si è rimesso in moto con il Giro dell'Appennino. La corsa ha visto al via tre squadre del World Tour (UAE, Intermarchè e Arkea) e poi un folto gruppo di team Professional e soprattutto continental con tanti giovani.
Subito dopo il via di Novi Ligure, la Città dei Campionissimi, sono iniziati gli scatti, dai quali si è formata una fuga con Javier Serrano (Eolo Kometa), Pablo Castrillo (Kern Pharma), Emanuele Ansaloni (Technipes #InEmiliaRomagna) e tre esponenti della Nice Cote d'Azur: Damien Girard, Andrea Mifsud e Maxime Urruty.
I battistrada hanno viaggiato a lungo con circa tre minuti di vantaggio sul gruppo, per poi selezionarsi quando la strada ha iniziato a farsi più impegnativa.
Sulla salita di Crocetta d'Orero, Pablo Castrillo se ne è andato tutto solo, ed ha resistito anche sulla successiva ascesa verso Pietralavezzara, dove le due squadre più forti, UAE e Intermarchè hanno selezionato il gruppo inseguitore.
Ciclismo, bene il giovanissimo Busatto
Il coraggioso spagnolo è stato raggiunto prima dell'inizio dell'ultima difficoltà di giornata, la salita a Madonna della Guardia.
Il gruppo è arrivato a questo punto chiave già molto selezionato, e Cristian Rodriguez è scattato riuscendo a guadagnare un margine di una trentina di secondi. Al suo inseguimento si sono portati Elie Gesbert e Marc Hirschi, che in discesa ha poi staccato il compagno d'avventura per portarsi da solo all'inseguimento di Rodriguez.
La rincorsa dello svizzero si è concretizzata nel finale, a cinque chilometri dall'arrivo e la volata a due che ha deciso la corsa non ha avuto storia. Hirschi si è imposto facilmente su Rodriguez, mentre lo sprint per il terzo posto ha visto l'eritreo Henok Mulubrhan protagonista di una curiosa scena. Il corridore della Green project Bardiani ha tagliato il traguardo a braccia alzate credendo di aver vinto, ed accorgendosi solo in seguito che due corridori erano già arrivati.
Da segnalare anche il quarto posto di Francesco Busatto, ventenne vincitore della Liegi under 23 e uno dei migliori prospetti del ciclismo italiano.