Alla vigilia della partenza dell'edizione con meno italiani da quarant'anni in qua, appena sette, provoca un po' di nostalgia rievocare l'ultima vittoria di un azzurro al Tour de France. Era il 2014, nove anni fa, quando Vincenzo Nibali ha sbaragliato il campo della più grande corsa del mondo con una prova di forza schiacciante su tutti i fronti. Il campione della Astana aveva preso la maglia gialla quasi subito, vincendo a sorpresa la seconda tappa a Sheffield. Nibali è stato poi protagonista di una giornata di ciclismo eroico nella quinta frazione, che affrontava diversi settori di pavé, dove ha rafforzato la sua posizione anche grazie alle grandi difficoltà incontrate da Froome e Contador su quel terreno.
In montagna Nibali ha dominato la corsa andando a firmare i traguardi d La Planche des Belles Filles, Chamrousse e Hautacam, concludendo da trionfatore sui Campi Elisi e interrompendo un vuoto di vittorie italiane al Tour che durava dal 1998, quando a vincere è stato Marco Pantani.
Vincenzo Nibali: 'Il Tour ti può travolgere'
Nibali ha parlato di quella vittoria e del Tour che sta per iniziare in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Il vincitore della tripla corona ha ricordato che quello è stato il miglior Nibali di sempre, ma che nell'edizione successiva, da campione in carica, non è riuscito a ripetersi sugli stessi livelli. Nel 2015 il siciliano è stato protagonista di un avvio molto opaco, rimanendo pesantemente staccato sulle prime salite, per poi riuscire a salvare la sua corsa vincendo la terzultima tappa a La Toussuire.
Nibali ha raccontato che quella prestazione negativa è stara dovuta a una programmazione errata. "Tornare al Tour l'anno dopo averlo vinto, senza il Giro e restando tanto tempo senza correre fu un errore terribile. Io più gareggiavo, più stavo bene e arrivavo pronto agli appuntamenti", ha commentato l'ex campione, ammettendo di aver sofferto anche tutto il clamore mediatico per la vittoria del 2014: "Il Tour de France è un ciclone che ti può travolgere".
'L'anno scorso Pogačar attaccava senza senso'
Parlando del Tour de France che scatta domani, sabato 1° luglio da Bilbao, Vincenzo Nibali ha indicato Tadej Pogačar come leggermente favorito sul campione in carica Jonas Vingegaard, ma ha detto di aspettarsi una strategia più prudente da parte del fuoriclasse sloveno.
"L'anno scorso attaccava sempre, a volte faceva cose senza senso", ha analizzato Nibali, che ritiene un fattore potenzialmente determinante l'assenza di Roglič al fianco di Vingegaard. "Il ruolo tattico di Roglič fu decisivo, ma ora lui non c'è", ha commentato l'ex campione, consigliando una tattica aggressiva al danese. "Se fossi in lui cercherei di prendere subito la maglia gialla", ha dichiarato Nibali, ricordando l'andamento del Tour de France da lui vinto.