Chi si aspettava un Tadej Pogacar e una UAE Emirates attendisti e preoccupati in questo avvio di Tour de France di ciclismo è stato smentito nella prima giornata della corsa.
Lo sloveno si era avvicinato alla partenza avvolto da qualche dubbio per via dell'infortunio rimediato alla Liegi un paio di mesi fa, quando si era fratturato lo scafoide. Pogacar ha ripreso l'attività solo ai Campionati nazionali della scorsa settimana, un impegno che lo ha visto subito vincente ma in un contesto non certo di grande qualità. La UAE ha alimentato le voci di un recupero non ancora completato da parte del suo campione, investendo apertamente Adam Yates del ruolo di co-leader per questo Tour de France.
Pogacar da record nella prima tappa del Tour
Visti i dubbi sul pieno recupero di Tadej Pogacar, in molti si aspettavano una Jumbo Visma arrembante in questa prima parte di Tour de France, per cercare di cogliere eventuali difficoltà del campione sloveno e prendersi subito un po' di vantaggio in classifica generale.
La prima tappa del Tour ha invece visto una UAE molto tonica e incisiva, pronta ad aggredire la corsa. La squadra emiratina ha fatto la selezione decisiva sull'Alto de Pike, un vero muro con pendenze ben oltre il 10%, affrontato ad una decina di chilometri dall'arrivo. Adam Yates ha forzato l'andatura con Pogacar a ruota e sbriciolando così il gruppo.
L'azione dei due corridori della UAE è stata molto violenta, come testimoniano i numeri della scalata all'Alto de Pike.
Il KOM della salita, il tempo record di ascesa, era stato segnato ieri da Wout van Aert in allenamento ed era di 5'12''. Nella tappa di oggi Pogacar ha abbassato di ben 23'' quel record, portandolo a 4'49''.
La UAE ha poi indirizzato molto bene la corsa dal punto di vista tattico, andando a conquistare la tappa e la maglia gialla con Adam Yates, protagonista nel finale di una fuga a due con i gemello Simon, mentre Tadej Pogacar ha dato un'ulteriore prova di piena efficienza vincendo facilmente lo sprint per il terzo posto e prendendo così anche quattro secondi di abbuono.
How strong is @TamauPogi after his injury earlier this year in @LiegeBastogneL?
Let's just say he smashed the @Strava KOM on Côte de Pike 🚀#TDF2023 #TDFdata pic.twitter.com/MEE5CgiQDR
— letourdata (@letourdata) July 1, 2023
Yates: 'Il capo è Pogacar'
"E' fantastico ottenere questa vittoria con la squadra.
I ragazzi hanno lavorato duramente per me in tutta la stagione, per Adam è come un sogno prendere la maglia gialla" ha dichiarato Tadej Pogacar subito dopo la fine della prima tappa del Tour de France.
"Oggi mi sentivo bene, quindi volevo accendere il motore. La salita finale era molto dura, quindi non è successo molto nel gruppo. Ho voluto fare un tentativo. In cima Adam ha poi optato per l'attacco, è stato perfetto", ha commentato Pogacar.
Dal canto suo Adam Yates ha mantenuto un profilo basso dopo questa vittoria. Lo scalatore britannico ha spento immediatamente una possibile rivalità interna con il due volte vincitore del Tour de France.
"Sono riuscito ad avvantaggiarmi insieme a Simon e non sapevo se potevo collaborare, poi ho sentito da Tadej che potevo farlo.
Avevo già indossato la maglia gialla nel 2020, era stato speciale, ma tengo i piedi per terra. Siamo qui per Pogacar, il capo è lui. Abbiamo tre settimane a disposizione. Il piano era partire bene e c'erano dei dubbi sul fatto di avere due leader. Ma se posso farlo per la squadra, diminuisce la pressione ed è perfetto. Ma nelle prossime settimane faremo tutto per Tadej", ha commentato Adam Yates.