E' finita nel modo più triste e amaro l'avventura di Mark Cavendish al Tour de France. Il velocista britannico della Astana si è dovuto ritirare nel corso dell'ottava tappa, quella che oggi ha portato il gruppo a Limoges con il successo di Mads Pedersen. Cavendish è caduto a circa sessanta chilometri dall'arrivo e non è riuscito a riprendere la corsa. Sofferente, ma forse ancora più amareggiato per questa uscita di scena traumatica, l'ex Campione del Mondo è risalito in ammiraglia con uno sguardo che ha raccontato meglio di ogni parola il suo stato d'animo.

Ciclismo, 'Pensavamo che avrebbe vinto la 35° tappa'

Al suo quattordicesimo Tour de France, nell'ultima stagione della sua carriera, Mark Cavendish aveva quest'anno un appuntamento con la storia del ciclismo. Il campione britannico detiene il record di vittorie di tappa alla pari con Eddy Merckx, a quota 34, ed era a caccia del 35° successo per portarsi solitario in testa a questa speciale classifica. Cavendish era andato vicino a questo storico traguardo nella tappa di ieri, in cui era arrivato secondo dietro a Jasper Philipsen, e contava di avere un'altra occasione nelle due settimane di corsa rimanenti.

Invece il suo ultimo Tour e il sogno del record è finito oggi con questa caduta sulla strada per Limoges.

Il Tour de France ha voluto omaggiare e salutare Cavendish con un messaggio per voce del direttore di corsa Christian Prudhomme. "È una giornata molto emozionante. Era così triste subito dopo la caduta" ha dichiarato Prudhomme.

"È il più grande velocista della storia del Tour de France. Voleva provare a vincere la sua 35^ tappa e ieri era arrivato secondo, pensavamo che sarebbe riuscito a centrare il suo obiettivo ma oggi è finita", ha continuato il direttore del Tour, rammentando un episodio che testimonia il rapporto speciale tra Cavendish e la corsa gialla.

Pedersen: 'Cavendish è una leggenda'

"È triste, siamo tristi, il Tour de France è triste. Ricordo qualche anno fa quando eravamo sulle Alpi ed era da solo, molto indietro rispetto al gruppo. Voleva finire la tappa e abbiamo dovuto chiedere alla polizia di non chiudere la strada perché Mark Cavendish era sulla sua bici ed era così rispettoso del Tour. Mark merita il rispetto del Tour, sarà sempre il benvenuto, con o senza la sua bici", ha dichiarato Prudhomme.

Anche il vincitore della tappa di Limoges, Mads Pedersen, ha parlato di Cavendish nella breve e rituale intervista del dopo corsa. "È stato un piacere per me gareggiare contro Mark. Ho un buon rapporto con lui. È un vero peccato che una leggenda del genere debba lasciare il Tour de France in questo modo. Gli auguro tutto il meglio e spero di poter gareggiare nella sua ultima corsa”, ha dichiarato Pedersen.