La sesta tappa del Tour de France, quella che il 6 luglio ha portato il gruppo a Cauterets attraverso Aspin e Tourmalet, ha entusiasmato e fatto discutere gli appassionati e gli addetti ai lavori del ciclismo. Jonas Vingegaard, spalleggiato da tutta la Jumbo Visma e da un super Wout van Aert, ha provato ad attaccare a fondo per costringere alla resa Tadej Pogačar, viste le difficoltà vissute dal fuoriclasse sloveno nella tappa precedente. I Jumbo sono stati protagonisti di una corsa molto dispendiosa e tatticamente un po' contorta: sul Tourmalet, van Aert si è messo in testa al gruppo dei fuggitivi per tenere alto il ritmo, e contemporaneamente i suoi compagni hanno fatto altrettanto in testa al plotone della maglia gialla.

Vingegaard ha poi attaccato, ma senza scrollarsi di dosso Pogačar. Van Aert si è visto raggiungere dai due grandi favoriti alla vittoria finale, ha dovuto tirare ancora a lungo, ma sull'ultima salita è stato lo sloveno a dare il colpo decisivo e staccare il capitano della Jumbo Visma.

Tour de France, la Jumbo 'ha giocato con il fuoco'

L'ex campione ed ora Team manager della Groupama FDJ, Marc Madiot, è stato molto esplicito e duro nel suo commento sull'andamento tattico della tappa di Cauterets e sulla condotta della Jumbo Visma. "Ci sono due gare, ma non serviva molto per saperlo. Una corsa con due alieni e un'altra con il resto del gruppo" ha commentato il manager francese.

"Qualcuno deve spiegarmi la strategia della Jumbo Visma.

Hanno reso la vita molto più facile a Tadej Pogacar. Hanno tirato con lui a ruota, sia nel Tourmalet che nell'ultima salita. È un buon caso da far vedere alle scuole di Ciclismo, non capisco come ad un livello di competizione così alto si possano fare questi errori. Volevano metterlo alle corde così e farlo saltare in aria, ma Pogi non è mica uno qualunque.

Hanno giocato con il fuoco e si sono bruciati" ha commentato Madiot.

Rolland: 'Il mio podio è con Pogacar, Vingegaard e Rodriguez'

Anche Pierre Rolland, ex corridore con due vittorie di tappa al Tour de France, ha condiviso l'analisi di Madiot.

"Certo che sono d'accordo con Marc, perché quello che abbiamo visto è l'esatto opposto di quello che impariamo alle scuole di ciclismo.

Se hai un compagno di squadra in testa, non tiri dietro e viceversa. Ho provato a spiegare l'errore ai miei ospiti" ha dichiarato Rolland, che è alla guida di un'auto di uno sponsor al seguito del Tour de France. "L'idea della Jumbo Visma era chiaramente quella di mettere pressione su Pogacar, perché il giorno prima aveva avuto un momento di debolezza, ma lo hanno sottovalutato" ha analizzato l'ex campione, aggiungendo che questa strategia sbagliata della Jumbo si è rivelata un bene per lo spettacolo.

"Adesso ci sono due corridori nettamente sopra a tutti gli altri, anche se il Tour è ancora lungo e possono succedere tante cose. Dietro ci sarà una bella battaglia per il terzo posto. Personalmente, io ora vedo tre gare in una con la battaglia per il primo e secondo posto, la corsa per il terzo posto e la caccia alle vittorie di tappa. Il mio podio a Parigi? Vedo Tadej Pogacar davanti a Jonas Vingegaard e Carlos Rodriguez" ha sentenziato Pierre Rolland.