Nella sedicesima tappa di ciclismo della Vuelta Espana, quella che ieri ha portato i corridori all'arrivo in salita di Bejes, si è rivisto un Jonas Vingegaard brillante ed incisivo come al Tour de France. Dopo aver un po' sofferto nella prima parte della Vuelta, in cui è rimasto sulla difensiva e ha deluso nella cronometro, il campione danese ha via via ritrovato le sensazioni migliori andando a vincere prima nella cavalcata pirenaica con arrivo sul Tourmalet e poi nella più facile tappa di Bejes, dove ha fornito una prestazione di altissimo livello con una media di watt per chilo attestata a 7,40.

Ciclismo, l'attacco di Vingegaard al compagno in maglia rossa

La corsa di ieri è stata molto strana. La Jumbo Visma è partita con Sepp Kuss in maglia rossa e un vantaggio di poco superiore al minuto e mezzo su Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, i due leader designati alla vigilia. Nonostante la presenza di Kuss al comando della classifica con un solido vantaggio, la Jumbo ha preparato l'attacco di Vingegaard, che è scattato a quattro chilometri dall'arrivo non trovando opposizione da parte degli avversari. Sia Ayuso che Mas sono rimasti passivi, e la UAE ha anche pasticciato a livello tattico mandando al contrattacco Finn Fisher Black, corridore che non ha nessun peso sulla classifica generale e che avrebbe dovuto aiutare i leader.

La grande prestazione di Jonas Vingegaard e questa incertezza tattica che si è creata alle sue spalle, ha fatto dilatare ben oltre il previsto i distacchi. Il vincitore del Tour de France ha tagliato vittoriosamente il traguardo con un minuto di vantaggio su Ayuso, Mas e Roglic e con Kuss appena più staccato.

Quasi 2000 di VAM a Bejes

Grazie al percorso molto breve e alle ottime condizioni climatiche, con temperature sui 18 gradi e poco vento, Jonas Vingegaard ha fornito una prestazione di altissimo livello sulla salita di Bejes, come testimoniato dai dati della scalata. La salita era piuttosto breve, composta da una rampa iniziale molto dura, un breve tratto di recupero e una nuova impennata oltre il 10% nel finale.

In totale la scalata a Bejes misurava circa cinque chilometri con una pendenza media dell'8,6%.

Vingegaard ha impiegato 13'11'' per completare la salita, ad una media oraria di 22,3. Particolarmente alti sono stati i dati di Vam, 1939, e dei watt per chilo espressi durante la scalata, 7,40. Questi numeri stellari sono stati favoriti dal chilometraggio limitato della salita di Bejes, appena cinque chilometri scarsi, ma testimoniano la grande prestazione fornita da Vingegaard.

Dopo questa tappa la classifica generale della Vuelta Espana vede ancora Sepp Kuss al comando, ma con un vantaggio di soli 29'' su Vingegaard, mentre Primoz Roglic è terzo a 1'33''.