Lo strapotere della Jumbo-Visma in questa stagione di grandi corse a tappe del ciclismo professionistico ha portato a una serie di accuse, dubbi e sospetti sulla legittimità e pulizia delle prestazioni di Vingegaard e compagni. Durante il Tour de France in molti avevano espresso delle perplessità sul campione danese e sulla sua improvvisa esplosione dopo una carriera giovanile mediocre, ipotizzando il ricorso a qualche farmaco o metodo proibito in grado di sfuggire alle maglie dell'antidoping. Ora mentre i Jumbo spadroneggiano con una superiorità quasi insolente alla Vuelta España, l'ex corridore francese Jérôme Pineau ha lanciato un attacco particolarmente pesante, ma completamente senza prove, accusando la squadra olandese di doping tecnologico.
Il ds Zeeman e il team manager Plugge hanno prontamente respinto e smontato le accuse di Pineau, spiegando che tutte le bici sono continuamente controllate dai commissari, e che le prestazioni e le vittorie di questi ultimi anni sono state raggiunte grazie a un accurato piano di lavoro che ha tra i propri punti di forza la cura dell'alimentazione e l'allenamento in altura.
Pineau: 'Anche con Armstrong non avevamo prove, ma tutti sapevano'
Intervenendo a un programma tv di Rmc Sport, Jérôme Pineau ha accusato in maniera diretta la Jumbo-Visma di correre con delle biciclette truccate, il cosiddetto doping tecnologico. L'ex corridore non ha portato prove a sostegno della sua tesi, ma solo le sue impressioni e sensazioni personali ricavate dall'osservazione della scalata al Tourmalet.
"Guardate l'attacco di Sepp Kuss sul Tourmalet contro corridori come Ayuso, Uijtdebroeks, Soler, che non sono certo dei perdenti. Kuss parte a dieci chilometri all'ora in più degli altri, poi deve frenare a causa di uno spettatore e riparte ancora con dieci chilometri orari di velocità in più", ha accusato Pineau, ammettendo di non avere prove per avvalorare la sua tesi.
"Ma anche quando c'era Armstrong non avevamo prove, ma tutti noi del gruppo sapevamo del suo inganno, ora sta succedendo la stessa cosa", ha aggiunto Pineau.
Hasta hoy me parecía casi imposible que Jumbo terminara copando el podio en Madrid al final de #LaVuelta23 con Roglic, Kuss y Vingegaard. Ahora, me resulta difícil de creer que esto no vaya a pasar. Veo pocos escenarios diferentes.pic.twitter.com/aQkkZzpNK6
— Alberto Marcos Gallego (@albermg) September 8, 2023
Plugge: 'Non sa come funziona il ciclismo nel 2023'
Stamani, prima della ripartenza della Vuelta España, il ds della Jumbo-Visma Merijn Zeeman ha risposto alle domande dei giornalisti sulle accuse di Pineau, ma si è limitato a screditare l'ex corridore francese.
"Riceviamo dei commenti da parte di un team manager che ha ingaggiato dei corridori e tecnici e che poi ha mandato via perché li aveva ingannati. Ha il diritto di parlare degli altri?", ha replicato Zeeman.
Il team manager della Jumbo-Visma, Richard Plugge, ha mostrato più voglia di parlare e di smontare le accuse di Pineau. "È un'accusa bizzarra e sono stupito che i media gli diano tanto risalto", ha dichiarato Plugge. "A quanto pare tutti hanno dimenticato il danno che lo stesso Pineau ha causato al Ciclismo l'anno scorso", ha dichiarato il manager olandese. “Siamo concentrati sulla vittoria della Vuelta España. Chi segue il nostro team sa che cerchiamo continuamente di essere il più trasparente possibile.
Abbiamo completamente aperto le nostre porte ai documentari di Netflix e Amazon. Apparentemente Pineau non sa ancora come funziona il ciclismo nel 2023. La base del nostro successo risiede nel nostro metodo di lavoro, che comprende un'alimentazione molto sofisticata e gli allenamenti in altura. Non ho davvero altro da dire su questa esternazione di Pineau", ha dichiarato Plugge.
Il team manager della Jumbo-Visma ha ricordato anche i numerosi controlli che i commissari effettuano sulle biciclette dei corridori per scoprire eventuali frodi. "Il doping meccanico viene controllato quotidianamente dall'UCI. Le biciclette vengono ancora scansionate con una specie di iPad, mentre oltre il traguardo dove devono passare le biciclette c'è regolarmente una macchina a raggi X. Inoltre a volte il movimento centrale della bicicletta viene aperto per l'ispezione. Siamo completamente aperti a questi controlli", ha dichiarato Plugge.