La Vuelta Espana è pronta a iniziare la sua terza ed ultima settimana. Dopo il giorno di riposo di oggi, la corsa riparte il 12 settembre con la sedicesima tappa, quella con l'arrivo a Bejes. La situazione con cui inizia quest'ultima parte della corsa è del tutto inedita e particolare. La superiorità della Jumbo Visma è stata così netta da portare tre suoi uomini ai primi tre posti della classifica generale, ma con la maglia rossa di leader a Sepp Kuss, il corridore che sarebbe dovuto essere la spalla dei capitani Roglic e Vingegaard. Lo scalatore americano ha costruito il vantaggio grazie alla fuga vincente nella tappa di Javalambre, si è ben difeso a cronometro e non ha mai sofferto in montagna, il suo terreno.
La Jumbo ha ora in mano la vittoria e l'intero podio virtuale della Vuelta Espana, e dovrà decidere come sviluppare tatticamente le restanti tappe, se congelare la situazione e difendere la maglia rossa di Kuss o dare l'opportunità a Roglic e Vingegaard di giocarsi le loro opportunità di vittoria.
Kuss: 'Non abbiamo un ordine gerarchico'
Nella tradizionale conferenza stampa del giorno di riposo, Sepp Kuss ha spiegato che la squadra è aperta a diverse opportunità per questa settimana finale della Vuelta Espana. "Non abbiamo stabilito un ordine gerarchico, ma diciamo che vogliamo mantenere questa situazione. Ma so anche che nel ciclismo non si fanno regali, anche loro vogliono vincere" ha dichiarato lo scalatore americano.
Kuss ha raccontato come la sua imprevista leadership sia ben vista all'interno della squadra. Il corridore americano è sempre stato particolarmente generoso nei confronti dei compagni, è un valore aggiunto decisivo per la Jumbo nei grandi giri, e la sua eventuale vittoria sarebbe accolta con grande piacere sia all'interno del team che in generale nel mondo del Ciclismo.
"Gli altri sono tutti semplicemente felici per me e credono in me. Ci conosciamo bene e non possiamo perdere di vista il quadro generale: vogliamo vincere questa Vuelta con uno di noi, quindi dobbiamo essere onesti l’uno con l’altro. Chi si sente meglio e chi può riuscirci?" ha dichiarato Kuss, spiegando che questa Vuelta non cambierà il suo futuro e il suo ruolo di gregario speciale per le tappe di montagna.
'Evenepoel ha detto che sarebbe andato solo per la tappa'
Sepp Kuss ha parlato anche di un episodio avvenuto nella tappa di ieri con arrivo a Lekunberri. Remco Evenepoel, che in classifica generale è in forte ritardo dopo la crisi nel tappone pirenaico, ha cercato con insistenza di andare in fuga per il secondo giorno consecutivo. Il corridore belga è stato per un po' inseguito dalla Jumbo, prima di avere il via libera per lanciarsi nella fuga decisiva. Kuss ha raccontato di aver avuto un colloquio con Evenepoel.
"Gli ho detto: non possiamo lasciarti andare in fuga tutti i giorni, perché poi recupererai tutto il tempo che hai perso, lo sai? Lui però è ancora molto indietro e mi ha risposto che sarebbe andato solo per la vittoria di tappa" ha raccontato la maglia rossa della Vuelta Espana. La corsa poi si è conclusa con un quarto posto per Evenepoel, mentre Kuss e tutti gli altri uomini di alta classifica sono arrivati insieme.