Si fa sempre più imprevedibile e surreale la Vuelta España, che continua nel segno del predominio totale della Jumbo-Visma. Nella sedicesima tappa, con l'arrivo sulla breve salita di Bejes, la squadra olandese ha lasciato Jonas Vingegaard e Primož Roglič liberi di attaccare il compagno in maglia rossa Sepp Kuss. Il campione danese è riuscito a fare una netta differenza nell'immobilismo generale, andando a conquistare la tappa e riaprendo clamorosamente i giochi per la vittoria finale. Vingegaard ha recuperato più di un minuto a Kuss, apparso in leggera difficoltà nel finale, e ora i due compagni sono divisi da appena 29'' in classifica alla vigilia del temibile arrivo in salita sull'Angliru.

Vuelta, la Ineos chiude sulla prima fuga

Dopo il secondo giorno di riposo la Vuelta España è ripartita con la sedicesima tappa, una frazione di appena 120 km in Cantabria. La corsa è stata disegnata con diversi saliscendi, ma sostanzialmente con un'unica vera salita, quella di cinque chilometri verso il traguardo di Bejes.

La giornata è iniziata sotto la pioggia e con diversi scatti da cui è scaturita una fuga di una decina di corridori, tra cui Bardet, Kron, Piccolo, Battistella e Sobrero.

La Ineos, rimasta esclusa da questo tentativo, ha però inseguito con grande veemenza, fino a riprendere i fuggitivi. Ormai verso metà tappa è riuscita a evadere un'altra fuga con Cattaneo, Groves, Prodhomme, Poole e Nicolau, ma stavolta la Jumbo-Visma ha preso la guida del gruppo chiarendo di aver messo il mirino su questa tappa.

La squadra olandese ha tenuto il vantaggio sul minuto e ha infine chiuso poco prima di arrivare all'imbocco della salita. Attila Valter ha continuato a dettare il ritmo nella prima parte della scalata a Bejes, facendo immaginare un possibile sprint di Roglič e la difesa della maglia rossa di Kuss.

Vingegaard a 29'' dalla maglia rossa

Invece il destinatario della strategia dei Jumbo si è rivelato essere Jonas Vingegaard. A quattro chilometri dall'arrivo, il vincitore del Tour ha attaccato con determinazione ed è riuscito subito a guadagnare un buon vantaggio, grazie anche all'incertezza degli avversari. Il gruppo ha rallentato vistosamente, permettendo gli scatti di comprimari come Fisher-Black, Storer, Mollema e Poels. Vingegaard, apparso molto più incisivo rispetto alla prima fase della Vuelta, ha guadagnato più di un minuto prima della tardiva reazione degli inseguitori, con gli scatti di Almeida e Mas. Anche Roglič ha piazzato la sua accelerata, che ha messo un po' in difficoltà la maglia rossa Sepp Kuss.

Vingegaard ha così vinto una tappa che può rappresentare la svolta per gli equilibri della classifica generale, con Fisher-Black, Poels e Storer che hanno difeso i piazzamenti alle sue spalle spazzando via anche gli abbuoni. Ayuso, Mas, Vlasov e Roglič hanno chiuso a 1'02'', con Kuss tre secondi più indietro.

Sepp Kuss ha ora solo 29'' di vantaggio su Vingegaard, che appare in procinto di sferrare l'attacco per il sorpasso nella tappa di domani sull'Angliru.

Roglič è a 1'33'', Ayuso a 2'33''.

Al termine della corsa, Vingegaard non ha parlato dell'andamento della tappa, ma ha riservato tutti i suoi pensieri e le parole per il compagno Nathan Van Hooydonck. Il corridore belga ha avuto un incidente in macchina a causa di un malore. Le prime voci sul suo stato di salute erano molto preoccupanti, ma le ultime novità sono più positive. "Sono solo felice di aver vinto, stamani abbiamo avuto questa terribile notizia. Volevo vincere per il mio amico, per fortuna ci sono buone notizie sulle sue condizioni, è un grande sollievo e speriamo che recuperi velocemente", ha dichiarato Vingegaard.