La Vuelta Espana chiude la sua prima settimana ancora all'insegna delle polemiche e del pressapochismo di organizzazione e giuria. La corsa arrivava oggi sul traguardo in salita di Collado de la Cruz de Caravaca, arrivo della nona tappa. Il finale, che prometteva un bello spettacolo, è stato invece grottesco. Un breve tratto di strada sporco di fango a un centinaio di metri dall'arrivo ha portato alla sorprendente decisione di neutralizzare gli ultimi due chilometri di salita, togliendo così uno dei tratti più duri che era in realtà perfettamente praticabile.

La tappa è stata vinta da Lennard Kamna grazie ad una fuga da lontano, ma l'immagine emblematica della corsa è rimasta quella dei corridori di alta classifica che hanno percorso il finale della salita ad andatura turistica, un pessimo spot per il ciclismo e per la Vuelta.

Vuelta, partenza a tutta velocità

Dopo la vittoria di Roglic a Xorret del Catì, la Vuelta Espana proponeva un altro finale esplosivo per questa nona tappa.

Il percorso di 184 km era disegnato con una lunga serie di saliscendi, un Gpm di prima categoria e poi la salita finale di Collado de la Cruz de Caravaca, un'ascesa di otto chilometri con un'alternanza di tratti molto ripidi ad altri veloci.

La corsa si è subito infiammata a causa del vento laterale, che in alcune fasi ha soffiato in maniera particolarmente intensa.

Il gruppo si è subito spezzato in più tronconi. La Jumbo Visma ha portato via un ventaglio con tutti i suoi corridori, ma Evenepoel si è fatto trovare pronto. UAE e Movistar, rimaste attardate nel secondo gruppo, hanno organizzato l'inseguimento e sono riuscite a ricompattare la situazione dopo un'ora volata a cinquanta di media.

Un momento di rilassamento ha permesso ad otto corridori di lanciarsi in fuga: Lennard Kamna, Daniel Navarro, Amanuel Ghebreigzabhier, Jonathan Caicedo, Matteo Sobrero, Ruben Fernandez, Chris Hamilton e Jon Barrenetxea. I battistrada hanno guadagnato otto minuti, finchè il gruppo ha trovato un nuovo tratto di percorso battuto dal vento. Soudal Quickstep e Jumbo Visma hanno dato una violenta accelerata spaccando il plotone in più pezzi, ma solo Lenny Martinez, tra gli uomini di alta classifica, si è fatto trovare impreparato ed è finito nelle retrovie della corsa.

Ciclismo, tempi presi a due chilometri dall'arrivo

La situazione si è però nuovamente calmata, sia per il percorso più riparato dal vento, sia per la presenza di tutti i big nel primo gruppo.

La Groupama ha così potuto riportare Martinez nel cuore della corsa.

La Jumbo ha dato al gruppo un ritmo tranquillo e la fuga ha ripreso un vantaggio decisivo. Ormai in vista della salita finale, è arrivata la notizia che gli ultimi due chilometri sarebbero stati neutralizzati a causa di un breve tratto di strada sporca di fango, a circa un centinaio di metri dall'arrivo. La scelta si è rivelata sbagliata, vista la perfetta praticabilità di tutto il resto della salita ed ha portato ad uno spettacolo grottesco.

Davanti la fuga si è subito selezionata, con Lennard Kamna e Matteo Sobrero che si sono dimostrati i più forti. Il tedesco ha portato una serie di accelerate ed ha guadagnato una quindicina di secondi, ma Sobrero ha dato l'impressione di poter reagire.

Kamna ha però tenuto duro ed è andato a vincere, completando così la sua personale raccolta di successi di tappa in tutti e tre i grandi giri. Sobrero ha comunque agguantato un bel secondo posto in una Vuelta che lo sta vedendo costantemente tra i protagonisti.

La corsa degli uomini di classifica ha visto Evenepoel mettere in testa Cattaneo sulla salita finale, finchè in vista del fatidico passaggio ai due km, Almeida è partito all'attacco seguito da Vlasov. I Jumbo ed Evenepoel sono rimasti a guardare, poi Roglic ha piazzato un'accelerata, quasi uno sprint, ormai in prossimità della neutralizzazione, dove i big sono arrivati in lunga fila indiana per poi raggiungere a passo di lumaca l'arrivo.

Al termine di questa tappa dai risvolti folli, Sepp Kuss ha mantenuto la sua maglia rossa. La Vuelta Espana osserva ora un giorno di riposo per riprendere martedì 5 settembre con una cronometro individuale di 25 chilometri.