Il caso Cian Uijtdebroeks continua a far discutere nel mondo del ciclismo. Il giovane corridore belga, considerato uno dei migliori talenti della nuova generazione, era sotto contratto con la Bora Hansgrohe fino al termine della stagione 2024. Nei giorni scorsi, però, Uijtdebroeks ha annunciato il suo passaggio alla Jumbo Visma, che dal 2024 sarà rinominata Visma - Lease a Bike. Il belga ha lanciato una serie di accuse sui materiali e su una presunta scarsa professionalità della Bora, a cui si sono aggiunte delle voci su un possibile episodio di bullismo nei suoi confronti.
Il tecnico della Bora, Rolf Aldag, ha respinto al mittente le critiche del suo ormai ex corridore. "Mi fanno ridere, abbiamo le stesse biciclette del Campione del Mondo Remco Evenepoel. Penso sia difficile dire che la bici non è competitiva" ha dichiarato Aldag.
Aldag: 'Difficile dire che le bici non sono competitive'
L'episodio che ha sollevato pubblicamente gli attriti tra Cian Uijtdebroeks e la Bora hansgrohe è avvenuto nell'ultima gara della scorsa stagione, la Chrono des Nations del 15 ottobre. In questa prova a cronometro, il corridore belga fu condizionato da alcuni problemi meccanici. "La mia leva del cambio si è allentata e ho dovuto cambiare bici. Ma la bici di scorta non era giusta.
Ero venuto per imparare, sarebbe una buona cosa se le mie bici fossero a posto" dichiarò al termine di quella corsa Uijtdebroeks.
Quello che sembrava un banale sfogo per una corsa andata male è poi diventato il primo capitolo di una storia che ha portato alla rottura e al passaggio del corridore alla Jumbo Visma. Uijtdebroeks ha accusato la Bora di utilizzare dei materiali non all'altezza, soprattutto per quanto riguarda le cronometro, e si sono sparse le voci di una spaccatura tra il corridore e la squadra già durante la Vuelta Espana. Il belga ha poi annunciato il passaggio alla Jumbo, anche se la Bora appare determinata a far valere il contratto già firmato e ad ottenere almeno un risarcimento.
Parlando a "The Cycling Podcast", il Ds della Bora hangrohe Rolf Aldag, ha respinto le critiche mosse negli ultimi tempi da Uijtdebroeks, ricostruendo un quadro in cui il corridore sembra aver cercato un pretesto per andarsene. "Le critiche che ha fatto mi fanno ridere. Usiamo lo stesso materiale del campione del mondo Remco Evenepoel, non sta andando poi così male. Penso che sia difficile dire che le biciclette non sono competitive" ha risposto Aldag, ricordando che le bici Specialized usate dalla sua squadra sono le stesse della Soudal Quickstep di Evenepoel e compagnia.
'Se i contratti non hanno un valore allora il ciclismo ha un problema'
"So come lavora la Soudal Quick Step, sono stato intensamente coinvolto nello sviluppo del materiale.
Non credo che loro abbiano improvvisamente apportato un cambiamento magico. La nostra struttura può competere con le altre squadre del World Tour. Abbiamo gareggiato alla Chrono des Nations come test, tutti lo sapevano. Lì non è successo nulla che non ci aspettassimo" ha aggiunto il tecnico tedesco, che ha espresso una certa preoccupazione per i risvolti che potrebbero derivare da questo caso Uijtdebroeks.
"Non posso commentare la situazione contrattuale, ma il suo programma per il 2024 era già pronto. Pensavamo che avrebbe fatto parte della squadra, questo addio ci ha colpito come una bomba. Cosa significa tutto questo per il ciclismo, per i contratti a lungo termine che ci sono? I contratti stabiliscono che ci si può liberare solo se tutte le parti coinvolte sono d'accordo. Se i contratti non hanno più nessun valore allora abbiamo un problema" ha dichiarato Rolf Aldag.