L'avventura di Gianni Moscon alla Astana si è conclusa con un fallimento completo. Dopo la lunga esperienza alla Sky / Ineos, il corridore trentino era passato al team kazako nel 2022, convinto di poter trovare più spazio personale. Invece, tra problemi fisici, infortuni e la profonda crisi che sta attraversando la squadra diretta da Alexandre Vinokourov, di Moscon si sono pressoché perse le tracce. Per due anni il trentino ha inanellato ritiri e prestazioni anonime, ed ora, dopo aver lasciato il team, ha parlato più apertamente di quello che è successo.
Moscon ha raccontato che la squadra non gli ha permesso di recuperare adeguatamente dagli infortuni. "Non è stata colpa dei medici, loro mi dicevano di non correre, il problema era la squadra" ha dichiarato l'ex campione d'Italia a Sporza, un media sportivo belga.
Moscon: 'Non ho avuto il tempo di riprendermi'
L'ultima immagine da protagonista di Gianni Moscon nel grande ciclismo rimane quella dell'epica Parigi Roubaix dell'autunno 2021, quando fu fermato da una foratura e da una caduta mentre era in testa alla corsa. Fu una delle sue ultime apparizioni in maglia Ineos, prima dell'approdo alla Astana, dove avrebbe dovuto finalmente ricoprire un ruolo da capitano. Invece, tra il corridore della Val di Non e la squadra kazaka le cose hanno funzionato.
"Prima della gara in cui avrei dovuto debuttare con la Astana ho contratto il Covid" ha raccontato Moscon all'emittente belga Sporza. "Nella seconda stagione mi sono rotto la clavicola al Tour Down Under" ha continuato il trentino, spiegando che però il problema non sono stati solo gli infortuni in sè, ma il modo in cui la squadra ha gestito il suo percorso di rientro alle gare.
"Poco dopo aver ripreso gli allenamenti ho dovuto gareggiare in grandi corse, e poi ancora. Non ho avuto il tempo di riprendermi completamente e di rimettermi al livello giusto con gli allenamenti" ha spiegato Gianni Moscon, che a causa di questi rientri affrettati ha continuato a correre senza essere competitivo, accumulando fatica senza mai ritrovare una buona forma.
'Negli ultimi due anni solo corse importanti'
Senza una preparazione adeguata, la Astana ha schierato il corridore trentino sia al Giro d'Italia che al Tour de France nella scorsa stagione, corse in cui non è mai riuscito a mettersi in evidenza. Questa scelta è stata dovuta forse alle grandi difficoltà che sta incontrando la squadra kazaka, un tempo tra i top team del ciclismo mondiale ed ora finita nelle retrovie del World Tour, tanto da rischiare la retrocessione. Avendo pochi corridori di buona esperienza e talento, la Astana ha probabilmente spinto Moscon a correre in gare di un livello troppo alto per le sue condizioni.
"Non è stata colpa dei medici, loro mi dicevano di non correre. Il problema è stata la squadra" ha attaccato Moscon.
"Non voglio scaricare su di loro tutte le responsabilità, forse non avevano corridori per coprire tutto il calendario. Ma se io fossi il team manager non userei i corridori per occupare dei posti nelle corse più importanti, dove ti aspetti dei risultati. Risparmierei i corridori, mandandoli prima a corse minori in cui possano vincere. Se guardate il mio calendario degli ultimi due anni, ho fatto solo corse importanti. Il risultato sono stati tanti ritiri" ha dichiarato Gianni Moscon, che in questa stagione 2024 cercherà il rilancio alla Soudal Quickstep.
Moscon inizierà a correre nel 2024 alla Challenge Maiorca, la corsa spagnola in cinque prove che scatterà mercoledì 24 gennaio per concludersi domenica 28.
Per il trentino sarà la nona stagione nel ciclismo professionistico. Ha debuttato nel 2016 con la Sky, con cui è rimasto fino al 2021 quando la squadra britannica aveva assunto il nome di Ineos. È passato quindi alla Astana nel 2022 ed ora alla Soudal Quickstep. Le sue vittorie più importanti sono il Giro di Toscana, la Coppa Agostoni, due tappe del Tour of the Alps e due titoli italiani a cronometro, oltre al quarto posto ai Mondiali 2019.