Inside Out, servizio specializzato in statistiche, analisi e curiosità del ciclismo professionistico, ha stilato la classifica delle tappe storiche del Giro d'Italia che hanno scalato il dislivello più alto. La base a cui attingere sono i Giri degli ultimi vent'anni, le cui misurazioni altimetriche possono garantire una precisione accurata e realistica. La tappa più dura è risultata quella di Gardeccia del Giro d'Italia 2011, una cavalcata tra alcune delle più leggendarie e spettacolari montagne dolomitiche. Il percorso prevedeva quasi 7000 metri di dislivello, distribuiti su una distanza ampia e che oggi, poco più di un decennio dopo, è già inusuale, 223 km.
Ciclismo, sul podio Corvara e Stelvio
Il podio delle tappe più dure degli ultimi vent'anni di Giro d'Italia vede al terzo posto la Alpago - Corvara del 2016. Il percorso affrontava il giro del Sellaronda, con Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo, per poi salire anche al Giau e al Valparola, prima della picchiata su Corvara. Era il Giro di Kruijswijk in rosa fino a due tappe dalla fine e della rimonta di Nibali, che rovesciò la corsa tra Risoul e Sant'Anna di Vinadio. A Corvara, però, fu Esteban Chaves a vincere battendo in volata proprio Kruijswijk e Preidler, mentre Nibali arrivò staccato di 37''. Quella tappa di 210 km scalava ben 6001 metri di dislivello.
Al secondo posto si posiziona invece la penultima tappa del Giro d'Italia 2012, con arrivo sullo Stelvio.
La corsa saliva subito sul Tonale, poi all'Aprica e al Mortirolo dall'inedito versante di Tovo Sant'Agata, prima dell'infinita scalata al maestoso Stelvio. Joaquim Rodriguez era in maglia rosa, ma con appena 17'' di vantaggio sul sorprendente Ryder Hesjedal. La tappa andò a Thomas De Gendt, che grazie ad una fuga da lontano si reinserì anche in zona podio. Rodriguez staccò nel finale Hesjedal, ma senza fare grande differenza e nella crono conclusiva fu scavalcato dal canadese, che andò così a vincere quel Giro. Quella tappa misurava 219 km e aveva un dislivello di 6068 metri.
La tappa più dura degli ultimi vent'anni di Giro d'Italia è invece la Conegliano - Gardeccia del 2011. Il percorso saliva subito a Piancavallo, quindi alla Forcella Cibiana e a due salite leggendarie, il Giau e il Fedaia prima di affrontare l'ascesa finale di Gardeccia, ai piedi delle Torri del Vaiolet.
Questa tappa misurava 229 km e il dislivello era di 6939 metri.
Le 10 tappe del Giro d'Italia con più dislivello:
- 1 - Conegliano - Gardeccia, Giro 2011 - 6939 metri
- 2 - Caldes Val di Sole - Passo dello Stelvio, Giro 2012 - 6068 metri
- 3 - Alpago - Corvara, Giro 2016 - 6001 metri
- 4 - Mezzocorona - Ortisei, Giro 2005 - 5994 metri
- 5 - Egna - Livigno, Giro 2005 - 5889 metri
- 6 - Sabbio Chiese - Monte Bondone, Giro 2023 - 5852 metri
- 7 - Pinzolo - Laghi di Cancano, Giro 2020 - 5848 metri
- 8 - Rovetta - Bormio, Giro 2017 - 5845 metri
- 9 - Treviso - Alpe di Pampeago, Giro 2012 - 5807 metri
- 10 - Feltre - Croce d'Aune Monte Avena, Giro 2019 - 5754 metri.
La vittoria di Nieve e la rosa di Contador
La tappa da record per i metri di dislivello si corse domenica 22 maggio 2011.
Era il Giro d'Italia dominato da Alberto Contador, ma poi assegnato a tavolino a Michele Scarponi dopo la squalifica dello spagnolo. Contador aveva già un vantaggio solido alla partenza della tappa, che si infiammò presto con un tentativo di fuga in cui si inserirono corridori importanti come Stefano Garzelli, Mikel Nieve, Carlos Sastre e Danilo Di Luca.
Sul passo Giau si portò al comando da solo Hoogerland, che fu poi scavalcato da Garzelli. Sulla dura salita finale di Gardeccia rinvenne però un grimpeur puro come Nieve, che andò a vincere la tappa, davanti a Garzelli e a Contador, che staccò di poco gli altri uomini di classifica conservando la maglia rosa.