La Parigi-Nizza si è chiusa nel segno di Remco Evenepoel e di Matteo Jorgenson. L'ultima tappa della corsa francese ha rivoluzionato la classifica generale, in cui McNulty era in giallo con appena 4'' su Jorgenson. Il corridore della Visma ha infatti approfittato degli attacchi portati dal belga sulla Cote de Peille per piazzare il colpo da Ko nei confronti di McNulty. Evenepoel e Jorgenson hanno inscenato una bella fuga e si sono divisi il bottino, con la tappa al primo e la classifica generale al secondo, ormai lanciato tra i grandi del ciclismo.

Campenaerts scatta per primo

L'ottava ed ultima tappa della Parigi-Nizza ha regalato quello spettacolo che prometteva il percorso, breve ed intenso, con una sequenza di salite senza respiro. In poco più di cento km, i corridori hanno affrontato cinque Gpm, di cui gli ultimi due di 1° categoria. La corsa è iniziata sotto una pioggia battente, che per fortuna ha poi lasciato il posto ad un bel sole nelle fasi finali.

In avvio si sono lanciati in fuga Victor Campenaerts, Johan Jacobs e Laurence Pithie. Il terzetto si è quasi subito spezzato e Campenaerts se ne è andato tutto solo. Il gruppo ha però reagito, tirato dalla Lidl Trek con Pedersen, e il battistrada è stato rimesso nel mirino. La corsa si è infiammata sulla Cote de Peille, a 45 km dall'arrivo, quando Campenaerts è stato raggiunto ed Evenepoel ha piazzato tre attacchi uno dopo l'altro per cercare di rovesciare le sorti della classifica generale.

McNulty in difficoltà, Jorgenson vede la maglia gialla

Matteo Jorgenson ha reagito brillantemente, mentre la maglia gialla McNulty ha sofferto il cambio di ritmo ed è rimasto staccato, così come un Roglic poco convincente e sempre sulla difensiva.

Su Evenepoel e Jorgenson si è poi riportato Vlasov, ormai libero da compiti di gregariato per Roglic. Evenepoel e Jorgenson hanno collaborato per la buona riuscita dell'azione, ed hanno scavato un solco sempre più profondo rispetto agli inseguitori. L'americano ha dato grande prova di forza ed Evenepoel non ha trovato il modo di metterlo in difficoltà e recuperare il terreno perso in classifica nei giorni scorsi.

Sull'ultima salita, la cote de Quatre Chemins, Evenepoel non ha neanche tentato di staccare l'avversario, mentre Vlasov non è più riuscito a tenere il ritmo dei due corridori più forti. Il belga e l'americano hanno dato l'impressione di aver trovato un accordo, tirando al massimo per aumentare il vantaggio e poi dividersi la posta con la tappa ad uno e la classifica generale ormai saldamente nelle mani dell'altro.

Evenepoel è così andato a vincere quella tappa che aveva cercato con insistenza ma che gli era sfuggita nei giorni scorsi, mentre Jorgenson si è preso la generale consacrandosi tra le grandi realtà del ciclismo mondiale. Vlasov ha chiuso al terzo posto di giornata, mentre McNulty è arrivato a 1'40'' insieme a Skjelmose ed ha così salvato almeno il posto sul terzo gradino del podio finale. A poco più di due minuti hanno concluso Bernal, Plapp e Scaroni, mentre Roglic è finito ad oltre quattro minuti, forse condizionato anche dal freddo.

La classifica finale vede Jorgenson vincitore con 30'' su Evenepoel e 1'47'' su McNulty, con Skjelmose, Vlasov, Plapp e un redivivo Bernal a seguire.

Le prossime corse del ciclismo

Dopo la Parigi-Nizza e la Tirreno Adriatico, che hanno vissuto oggi l'ultima tappa, il calendario del grande ciclismo si prende un paio di giorni di pausa. Mercoledì 13 si torna a correre con due appuntamenti favorevoli alle ruote veloci, la Nokere Koerse e la Milano Torino. L'attesa di appassionati ed addetti ai lavori è però ormai tutta concentrata sulla Milano Sanremo di sabato 16 marzo, la prima classica monumento della stagione che vedrà tra i principali favoriti Mathieu Van der Poel, Tadej pogacar, Mads Pedersen e Filippo Ganna.