Anche in una tappa che poteva apparire interlocutoria, il Tour de France ha regalato una giornata di grande ciclismo all'insegna dello spettacolo di una straordinaria intensità emotiva. Su un percorso da media montagna con l'arrivo sulla breve salita di Superdevoluy, la corsa ha visto andare a segno una fuga partita al termine di una lunga battaglia tra scatti e controscatti. Sulla salita al Col de Noyer, Richard Carapaz ha poi staccato Simon Yates, conquistando così la sua prima vittoria sulle strade del Tour. A sorpresa, Tadej Pogacar è scattato anche oggi, ma nel finale è stato Remco Evenepoel a partire all'attacco e recuperare una manciata di secondi sia sulla maglia gialla che su Vingegaard, apparso un po' in difficoltà.
Anche Evenepoel, nelle prime dichiarazioni del dopo corsa, ha confermato di essere scattato dopo aver visto il danese "al limite".
Au classement général après cette 17e étape du Tour de France, Remco Evenepoel a encore creusé en vue du podium. Le Belge est revenu à moins de deux minutes de Jonas Vingegaard. #TDF2024 pic.twitter.com/ttkKS7Xs53
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) July 17, 2024
Evenepoel: 'Potevo correre in modo più aggressivo'
Al termine della tappa, Remco Evenepoel si è detto soddisfatto della sua prestazione, anche se la mancanza di esperienza in questo suo primo Tour de France si sta facendo un po' sentire. "Penso che avrei potuto correre in modo ancora più aggressivo, ma per me è tutto nuovo qui al Tour", ha dichiarato Evenepoel.
Quando Pogacar è scattato sul Col de Noyer, Evenepoel è apparso più brillante di Vingegaard ed ha capito di poter cogliere l'occasione per guadagnare terreno sul danese. "Avevo la sensazione che Vingegaard fosse al limite. Quando Pogacar è scattato sono stato l'unico che è riuscito più o meno a seguirlo. Ho mancato di poco il riaggancio, mi sono mosso troppo tardi, poi in discesa sono riuscito a rientrare con Laporte e Vingegaard" ,ha raccontato il campione belga.
Nel finale, con i quattro chilometri di salita a Superdevoluy, Evenepoel è riuscito per la prima volta in questo Tour a staccare i due grandi rivali. "All'auricolare mi hanno detto: se rallentano parti subito. Così ho fatto. Davanti avevo ancora Jan Hirt, mi ha tirato fino all'ultimo chilometro, come gli ho chiesto.
Potevo essere più aggressivo, ma non oso ancora dare il massimo su una salita di quattro chilometri. Alla fine ho guadagnato una decina di secondi, va bene, ma ancora meglio è il tempo guadagnato su chi sta dietro in classifica generale" ha dichiarato Evenepoel, che però non si fa illusioni sul tempo guadagnato a Pogacar.
"Poteva reagire, ma ho cinque minuti di distacco in classifica e poteva lasciarmi un certo spazio e far lavorare la Visma" ha commentato il belga, che per l'ultima parte di corsa punta essenzialmente a confermare il suo posto sul podio finale e la maglia bianca di miglior giovane.
The #TDF2024 white jersey made a bold move, and with the help of the fantastic @HirtJan, finished the stage around 12 seconds ahead of the small group featuring Tadej Pogacar and Jonas Vingegaard.
Great effort, @EvenepoelRemco!
Photo: @GettySport pic.twitter.com/VjNaDNE6Oj
— Soudal Quick-Step Pro Cycling Team (@soudalquickstep) July 17, 2024
Pogacar ancora all'attacco sul Col de Noyer
La diciassettesima tappa del Tour de France da Saint Paul Trois Chateaux a Superdevoluy, ha proposto il Col de Bayard e il Col de Noyer, salite non particolarmente lunghe, prima dell'arrivo ancora in leggera ascesa.
La corsa, che si preannunciava favorevole ad una fuga da lontano, si è rivelata un'autentica battaglia. Per un paio d'ore si sono susseguiti gli scatti e il gruppo si è spezzato in più parti. Finalmente la situazione ha cominciato a delinearsi nelle fasi centrali, quando si sono portati al comando Benoot, Gregoire, Cort Nielsen e Jungels. Dietro si è formato un gruppo di una quarantina di unità, tra cui Van Aert, Laporte, Thomas, Carapaz, Mas e Simon Yates.
Il gruppo degli uomini di classifica ha rallentato, permettendo ai fuggitivi di guadagnare più di otto minuti. Il Col de Noyer si è rivelato il punto chiave della corsa. I quattro attaccanti si sono visti raggiungere e superare da diversi corridori del gruppo inseguitore, in cui si erano riparati diversi grandi scalatori.
Simon Yates e Richard Carapaz si sono così portati al comando, ma nell'ultima parte della scalata l'ecuadoriano si è dimostrato molto più incisivo. Carapaz è riuscito a fare il vuoto e il tratto finale di discesa e breve risalita verso il traguardo ha sancito il suo successo.
Più indietro, Pogacar ha deciso di smuovere una corsa che sembrava ormai archiviata. La maglia gialla ha piazzato uno scatto improvviso nel finale del Col de Noyer, e Vingegaard ha mostrato qualche difficoltà a reagire su un cambio di ritmo così violento. Insieme a Evenepoel e grazie anche a Laporte, ripreso dalla fuga, Vingegaard è riuscito a riprendere Pogacar in discesa.
Sulla salita finale, però, Evenepoel ha trovato l'occasione giusta per andare all'attacco e guadagnare una decina di secondi.
Vingegaard stavolta è stato aiutato da van Aert e Benoot, mentre la maglia gialla si è mossa solo in vista dell'arrivo. La situazione di classifica vede Pogacar in giallo con 3'11'' su Vingegaard e 5'09'' su Evenepoel.