Tadej Pogacar non finisce mai di sorprendere il mondo del ciclismo. Il campione sloveno è stato protagonista di una strana e inutile fuga da lontano nella quinta tappa dell'UAE Tour. Pogacar, che ha saldamente sulle spalle la maglia di leader della classifica generale, si è lanciato in fuga a circa 150 km dall'arrivo su un percorso completamente pianeggiante. Insieme al compagno di squadra Novak, il Campione del Mondo ha raggiunto i fuggitivi che erano già al comando, inserendosi nel più classico gruppetto di corridori di secondo piano, in cerca di un traguardo volante o solo un po' di visibilità per gli sponsor.
L'azione è andata avanti per più di cento chilometri, poi il lavoro delle squadre dei velocisti ha portato al ricompattamento e allo sprint vinto da Tim Merlier. Nel dopo corsa, Pogacar ha parlato con estrema naturalezza di questa fuga un po' folle, che ha costretto il gruppo a lavorare più duramente del previsto.
Présent dans l’échappée avec Tadej Pogacar sur cette étape de plaine de l’#UAETour, Domen Novak s’amuse bien : le Slovène a salué le peloton, croisé en sens inverse. Des coureurs se plaignaient eux de voir une voiture trop proche de ce groupe.pic.twitter.com/HjPL2S8ZA0
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) February 21, 2025
'Meglio finire la tappa in tre ore'
La quinta tappa dell'UAE Tour doveva essere una tranquilla giornata dedicata ai velocisti, con un percorso tutto pianeggiante.
Tadej Pogacar ha invece deciso di mettere un po' di scompiglio nella corsa, attaccando a circa 150 km dall'arrivo insieme al compagno Novak e un manipolo di altri coraggiosi, tra cui Lennert Van Eetvelt. Anche se Pogacar ha abituato a delle azioni imprevedibili, questa inedita scena del leader della corsa in fuga in una tappa da velocisti ha suscitato grande stupore.
Nel dopo corsa, Tadej Pogacar ha raccontato di aver pensato a questo attacco come ad un allenamento un po' più intenso rispetto a quello che sarebbe dovuto essere il normale svolgimento della tappa.
"Siamo qui, siamo ben preparati, era una giornata piacevole e abbiamo fatto un po' di allenamento. Domani spero in una giornata più tranquilla" ha dichiarato Pogacar.
"Credo sia stata una bella giornata per il 90% del gruppo, perchè abbiamo finito la corsa più alla svelta. In gruppo c'erano più corridori che hanno dovuto lavorare sodo, perchè davanti c'eravamo io e Van Eetvelt. Siamo andati forte, è meglio finire la tappa in tre ore anziché in quattro ore e mezzo", ha dichiarato Pogacar.
Lo sprint di Merlier su Milan
La fuga con Pogacar è stata poi annullata dal gruppo, che si è lanciato nello sprint finale. Purtroppo, gli ultimi chilometri sono stati caratterizzati da due diverse cadute. La prima, a tre km e mezzo dall'arrivo, ha coinvolto anche alcuni uomini di alta classifica, come Paul Seixas e Felix Gall, entrambi poi attardati di oltre un minuto. La seconda è avvenuta nell'ultima curva, in cui Luka Mezgec si è lanciato a tutta velocità guadagnando qualche metro sul gruppo.
Qui è stato coinvolto, tra gli altri, anche Fernando Gaviria.
Consonni è stato costretto a impegnarsi a fondo per ricucire lo strappo su Mezgec e ha poi lanciato Jonathan Milan, rimasto al vento un po' presto. Il friulano della Lidl Trek ha subìto stavolta la rimonta di Tim Merlier, che è andato a vincere la tappa. Matteo Malucelli ha strappato la seconda posizione a Milan al fotofinish.
Domani, sabato 22 febbraio, lo UAE Tour propone la sesta tappa, un'altra giornata favorevole agli sprinter.