Una corsa da protagonista, sfidando Pogačar, e il secondo posto finale non sono bastati a Tom Pidcock per archiviare la sua Strade Bianche con piena soddisfazione. Ambizioso e motivato come non mai in questa sua prima stagione interamente dedicata al Ciclismo su strada, l'olimpionico di mountain bike ha fatto capire di avere il temperamento e la mentalità giuste per brillare in questa nuova fase della sua carriera. Appena arrivato alla Q36.5, un cambio di squadra giudicato frettolosamente come un ripiego dopo gli anni alla Ineos, Pidcock si è preso il ruolo di punto di riferimento della nuova formazione.

Il britannico ha già vinto quattro volte in queste prime settimane di corse e, al primo appuntamento davvero importante, la Strade Bianche di sabato 8 marzo, ha superato l'esame a pieni voti, attaccando per primo e inscenando una lunga fuga a due con Pogačar per poi chiudere al secondo posto. Nonostante la grande prova, il corridore della Q36.5 si è detto soddisfatto solo a metà, e ha raccontato l'episodio della caduta dello sloveno, che ha atteso.

'Sul Monte Sante Marie lui ha aspettato e allora sono scattato io'

La Strade Bianche ha dato la misura del temperamento di Tom Pidcock e della motivazione con cui sta affrontando questa nuova avventura che lo vede come leader unico della Q36.5 e totalmente concentrato sul ciclismo su strada.

Fin dalla vigilia, il britannico si è rifiutato di considerarsi già battuto in partenza, e sulla strada ha dato battaglia al campione del mondo, senza paura e timore reverenziale. "Volevo vincere, ma penso di aver fatto una buona prestazione. Mi sono avvicinato. Sfortunatamente, Tadej è caduto e, a dire il vero, questo mi ha dato più possibilità, ma alla fine era ancora troppo forte. Sono felice, ma naturalmente anche un po' deluso", ha commentato Pidcock nel dopo corsa.

Pidcock si è detto convinto di aver cominciato a colmare una parte del gap che lo separa da Pogačar e di voler continuare a lavorare in questa direzione. Il britannico ha poi spiegato il suo attacco a Monte Sante Marie, un punto del percorso in cui tutti aspettavano lo scatto del campione del mondo.

"Il piano era di seguire Tadej, sapevo che sarebbe scattato da qualche parte, ma a Monte Sante Marie ha aspettato un po'. Allora ho detto: ci proverò io", ha raccontato Pidcock.

Pidcock: 'Sto andando nella giusta direzione'

Da lì è iniziato il testa a testa che ha caratterizzato la seconda parte della Strade Bianche, con l'episodio chiave della caduta di Pogačar. Pidcock era in seconda posizione, quando lo sloveno è uscito di strada e per un po' è rimasto indeciso sul da farsi. "Ho continuato a spingere per un po' perché non sapevo cosa sarebbe successo. Una volta saputo che era ripartito, ovviamente ho aspettato. Lui è il campione del mondo e bisogna rispettarlo. Non dovresti cercare di approfittarne, e naturalmente la strada per arrivare al traguardo era ancora lunga, non volevo percorrere quel tratto da solo.

Era ferito, ma non sembrava dolorante", ha dichiarato Pidcock, che ha così rallentato facilitando il rientro di Pogačar.

L'episodio della caduta di Pogačar ha fatto sognare la vittoria a Pidcock. Nel finale, però, lo strapotere del campione del mondo è riapparso in tutta la sua forza. Nell'ultimo passaggio da Colle Pinzuto, lo sloveno ha impresso un ritmo insostenibile e si è scrollato di dosso l'avversario, andando a vincere la Strade Bianche per la terza volta. A Pidcock è rimasto il secondo posto, un po' di amarezza, ma anche la convinzione di essere sulla strada giusta in questo percorso che lo vedrà sempre più impegnato nel ciclismo su strada. "Se consideri i passi che ho compiuto nell'ultimo anno, credo di andare nella giusta direzione.

Mi sono unito a questo team e da dicembre lavoro con un nuovo allenatore e nutrizionista. Sono solo tre mesi. Sapevo di essere in buona forma, la migliore in assoluto. È stato bello lottare con Tadej per così tanto tempo, forse questa è stata la mia miglior prestazione. Mi sentivo benissimo e ho attaccato per un motivo. Mi sentivo forte, a mio agio con il ritmo imposto dalla UAE", ha commentato Tom Pidcock.