Tadej Pogačar ha vinto con una dimostrazione di manifesta superiorità la sua seconda Freccia Vallone, bissando il successo del 2023. La corsa si è decisa come sempre sulle rampe finali del Muro di Huy, nonostante le aspettative di un possibile attacco da lontano di Evenepoel per sfuggire alla maggior esplosività del campione del mondo. Il belga, però, non si è mosso e nel finale non ha saputo reagire all'azione di Pogačar, che se n’è andato con apparente facilità a metà del muro. Niente da fare, invece, per Mattias Skjelmose, vincitore dell'Amstel Gold Race di domenica scorsa e tagliato fuori da una caduta, per fortuna senza gravi conseguenze.

Evenepoel non anticipa, niente da fare contro Pogačar

La Freccia Vallone è andata in scena in una giornata fredda e piovosa, che ha reso ancora più impegnativa la corsa. Il copione tattico si è sviluppato con l'attesa sfida tra Tadej Pogačar e Remco Evenepoel, con i compagni di squadra dei due campioni già schierati in testa al gruppo nelle fasi centrali. Davanti si è formata una fuga da cui sono poi sopravvissuti tre norvegesi: Leknessund, Dversnes e Foss.

I primi due passaggi sul Muro di Huy, il classico e suggestivo arrivo della corsa, non hanno prodotto nessuna iniziativa, ma solo una lenta selezione naturale del gruppo. Le condizioni atmosferiche hanno favorito alcune cadute. Ne ha fatto le spese anche Mattias Skjelmose, scivolato in un'insidiosa curva con uno spartitraffico e costretto al ritiro. Il terzetto norvegese ha retto il comando fino all'imbocco della Côte de Cherave, a sette chilometri dall'arrivo. Anche l'ultima difficoltà prima del Muro di Huy non ha visto scatti, anche se il ritmo della UAE è bastato a provocare una decisa selezione. Pogačar ha poi dato un'accelerata in discesa, ma Evenepoel ha risposto prontamente. La Freccia Vallone si è così decisa anche quest'anno con la solita sfida testa a testa sulle rampe del Muro di Huy.

Tadej Pogačar ha fatto lavorare Christen e McNulty, poi ha atteso un tentativo di scatto di Ben Healy per aumentare i giri del motore e andarsene senza neanche alzarsi sui pedali a cinquecento metri dall'arrivo. Con una frequenza di pedalata vertiginosa, il campione del mondo ha dimostrato di avere una marcia in più e ha scavato un abisso tra sé e gli inseguitori. Evenepoel non è riuscito a reagire e si è consegnato al sorpasso di diversi altri corridori. Mentre Pogačar ha messo le mani sulla sua seconda Freccia Vallone, è emerso Kevin Vauquelin, che ha bissato il secondo posto di un anno fa, con Pidcock, Lenny Martinez e Healy a seguire. L'atteso Thibau Nys ha concluso con un buon ottavo posto al suo debutto nella corsa, mentre Evenepoel ha finito decimo, senza neanche più spingere nel finale.

'Faremo una bella corsa anche alla Liegi'

Nonostante la facilità con cui ha staccato tutti nel finale, Tadej Pogačar ha parlato di una giornata davvero impegnativa, anche a causa delle condizioni climatiche. "È una sensazione fantastica vincere di nuovo questa gara. La Freccia Vallone è una corsa davvero bella, ma la salita finale... è davvero dura, e poi il meteo oggi non era buono", ha dichiarato il campione del mondo di ciclismo nella breve intervista post-corsa

"È stata davvero dura, quindi concludere la giornata con una vittoria significa molto per me", ha aggiunto Tadej Pogačar, rilanciando già in vista della Liegi di domenica prossima. "Abbiamo rispettato il piano. Ho visto che i miei compagni di squadra avevano gambe super e ora andiamo a Liegi più o meno con la stessa squadra. Sono sicuro che potremo fare una bella gara anche lì", ha concluso Pogačar.