Lo strapotere, la classe, e la capacità di reinventarsi su ogni tipo di corsa e contro ogni avversario, stanno portando Tadej Pogacar a confrontarsi più con le leggende della storia del ciclismo che con gli avversari che trova in gruppo. Con un palmares che conta già quattro grandi giri, un mondiale e otto classiche monumento ad appena 26 anni e mezzo, il fuoriclasse sloveno può avere un termine di paragone ormai solo con Eddy Merckx, il più vincente campione di sempre. La decisione di andare all'assalto anche della Parigi-Roubaix, la corsa in cui sarà al debutto domenica 13 aprile, ha dato nuova linfa all'accostamento con Merckx, affascinante quanto impossibile.

Di questo tema hanno parlato anche i protagonisti del Wielerclub Wattage, il programma della tv belga Sporza che ha come ospiti fissi Tom Boonen e altri campioni del ciclismo. Gli opinionisti del WW si sono divisi sul confronto tra Pogacar e Merckx. Boonen ritiene che il fenomeno sloveno potrà raggiungere e superare Merckx, mentre De Wolf e Uytterhoeven si sono schierati dalla parte del vecchio campione.

Bakelants: 'Pogacar vince ovunque'

Secondo Jan Bakelants, altro ospite fisso del Wielerclub Wattage, solo la decisione di correre la Parigi-Roubaix, corsa apparentemente più congeniale ad altri corridori, dimostra la grandezza di Pogacar. "Qualunque cosa faccia, funziona sempre" ha dichiarato Bakelants, che ritiene già il campione del mondo all'altezza di Merckx.

"Pogacar vince davvero ovunque. Potrebbe rendersi le cose ancora più facili scegliendo solo gare in cui vincerebbe senza troppi problemi, come il Giro della Catalogna, il Giro dei Paesi Baschi, la Parigi-Nizza e la Tirreno-Adriatico. Ma Pogacar non lo trova abbastanza impegnativo. Vuole gareggiare su percorsi che gli sono molto meno congeniali" ha commentato Bakelants.

Tom Boonen ha condiviso l'analisi di Bakelants, e ha dichiarato senza mezzi termini che Pogacar "ha il potenziale per vincere più di Merckx".

Boonen ha poi fatto delle osservazioni in questo paragone tra campioni di epoche completamente diverse, in cui il ciclismo è cambiato profondamente, di pari passo con il mondo intero. "Naturalmente i tempi non sono paragonabili.

Ad esempio, è un vantaggio per Pogacar [VIDEO] il fatto che i corridori ora si stiano specializzando, alcuni si concentrano sulle classiche, altri sulle corse a tappe. Ma lui fa tutte le gare. Può vincere le classiche fiamminghe e probabilmente vincerà la Parigi-Roubaix domenica. Non ho mai visto una cosa del genere. Anche se, ovviamente, non ho mai visto correre Eddy Merckx. Però, ai tempi di Merckx si correvano tutte le gare con lo stesso gruppo. Ora è diverso" ha commentato Tom Boonen.

'Non raggiungerà mai i successi di Merckx'

L'ex campione Dirk De Wolf e il giornalista Mark Uytterhoeven si sono invece schierati dalla parte di chi sostiene Eddy Merckx ancora irraggiungibile, nonostante la straordinario impatto che Pogacar sta avendo sul ciclismo attuale.

"Anche se Pogacar ha un grande potenziale, non raggiungerà mai i successi di Merckx", ha dichiarato Mark Uytterhoeven, che ha raccontato un curioso episodio a testimoniare la forza e il carisma di Merckx.

"Durante un Tour de France si diceva che Merckx avesse vinto troppo poche tappe. Quella critica è stata come un morso. La sua reazione? Ha attaccato su un percorso pianeggiante nella penultima tappa e ha vinto" ha raccontato Uytterhoeven.