Dopo un secondo posto e una fuga non andata a buon fine nell'Amstel Gold Race, Tadej Pogačar è tornato in formato super nella Freccia Vallone che si è corsa ieri, mercoledì 23 aprile. Il campione del mondo di ciclismo ha sbaragliato la concorrenza sul Muro di Huy, dove la sua accelerata, senza neanche alzarsi sui pedali, ha destato particolare impressione. Con un ritmo di pedalata altissimo, sempre seduto sulla sella, Pogačar ha fatto rapidamente il vuoto dietro di sé, imponendosi per la seconda volta nella classica vallone. Nella consueta conferenza stampa che il vincitore tiene nel dopo corsa, Pogačar ha parlato anche di questo modo di attaccare in salita, sempre seduto e con frequenze altissime.
Il fuoriclasse sloveno ha spiegato che la sua posizione in bici è un fattore determinante per pedalare così. "Il mio corpo è molto avanzato sulla bici, forse questo mi dà un vantaggio", ha dichiarato Tadej Pogačar.
Ciclismo, una Freccia Vallone glaciale
In conferenza stampa, Tadej Pogačar ha raccontato di una giornata molto impegnativa a causa della pioggia e del freddo che hanno imperversato dalla partenza all'arrivo. "Le condizioni erano dure, è stato uno dei finali più difficili che abbia mai fatto. È stata una bella gara, anche se abbiamo corso con un freddo glaciale", ha commentato il campione del mondo di ciclismo, che ha spiegato di non aver seguito un piano dettagliato per il suo attacco piazzato a metà del Muro di Huy.
"Non si sa mai come andrà una corsa, ma le condizioni erano difficili", ha risposto Tadej Pogačar. "Noi e la Soudal Quick-Step abbiamo corso a un ritmo elevato per tutto il giorno. Questo ha reso la corsa un po' più dura rispetto agli anni precedenti. Di solito all'inizio della salita finale ci sono cinquanta o sessanta corridori, ma questa volta tutti soffrivano già", ha spiegato il campione della UAE Emirates.
Pogačar: 'Pronto per la Liegi, poi una pausa'
Pogačar ha parlato anche di quella accelerata da seduto che ha destato grande impressione. Secondo il campione, la sua posizione in bici, particolarmente avanzata, è il punto chiave per adottare questo modo di pedalare. "Il mio corpo è molto avanzato sulla bici, è così che corro sempre e forse ne ho un vantaggio che mi permette di fare la differenza.
È lo stile che uso da quando sono piccolo", ha spiegato il campione del mondo di ciclismo.
Prima di congedarsi, Tadej Pogačar ha già dato appuntamento per l'ultima sfida di questa esaltante primavera di classiche, la Liegi Bastogne Liegi di domenica prossima. "Giovedì è tutto dedicato al riposo e al recupero. Poi farò una breve ricognizione del percorso della Liegi e potrò subito capire se avrò ancora nelle gambe gli sforzi di oggi, ma normalmente dovrei riuscire a recuperare in tre giorni. Mi sento ancora bene, sono pronto per fare un'altra corsa, poi sarà il momento di prendersi una pausa", ha dichiarato Tadej Pogačar.