Nella Viareggio - Castelnovo ne' Monti, undicesima tappa del Giro d'Italia, è stata la giornata di Richard Carapaz. Il corridore ecuadoriano ha trovato tempismo e brillantezza per piazzare l'attacco decisivo sull'ultima salita, quella di Pietra di Bismantova. Carapaz ha guadagnato rapidamente terreno, ma la risposta della UAE, prima direttamente della maglia rosa Del Toro e poi con il lavoro di tutta la squadra, ha permesso di limitare il passivo. L'olimpionico di Tokyo 2020 ha messo le mani sulla tappa, la sua quarta vittoria personale al Giro, finendo con una decina di secondi di vantaggio che sono valsi un triplo sorpasso in classifica generale.

Del Toro si è preso lo sprint per il secondo posto e i sei secondi di abbuono con cui ha rinsaldato la sua maglia rosa.

Giro, Fortunato in fuga sul San Pellegrino

All'indomani della cronometro di Pisa, il Giro d'Italia ha attraversato l'Appennino con un percorso molto particolare, che prevedeva la salita più difficile, il San Pellegrino in Alpe, nelle fasi centrali.

La corsa si è animata subito con numerosi scatti e una prima ora volata a cinquanta di media, finchè un folto gruppo è riuscito ad avvantaggiarsi. Il plotone non ha però lasciato spazio e all'inizio della salita del San Pellegrino, Lorenzo Fortunato si è lanciato all'attacco con coraggio per assicurarsi i punti del Gpm.

Il corridore della XDS Astana è rimasto tutto solo, ma la corsa si è infiammata alle sue spalle per merito di Egan Bernal, protagonista di una bella azione a circa tre chilometri dalla vetta.

Il gruppo si è selezionato nettamente, ma la situazione si è poi ricomposta. Gli uomini di alta classifica hanno risposto a Bernal e dopo il Gpm il gruppo ha rallentato, permettendo a molti corridori di rientrare.

Davanti, Fortunato è stato raggiunto da Quintana, Poels, Plapp e Bilbao. La fuga a cinque è sembrata vincente, ma dopo una fase tranquilla il gruppo ha improvvisamente iniziato l'inseguimento per mano della Lidl Trek. La corsa si è così riaperta e i fuggitivi hanno visto scendere rapidamente il vantaggio.

Carapaz: 'Ho colto l'opportunità'

Sull'ultima salita, Pietra di Bismantova, la EF ha preso l'iniziativa per preparare l'affondo di Richard Carapaz. Ripresi i fuggitivi, Carapaz è partito deciso e non ha trovato una reazione pronta da parte degli altri uomini di classifica.

Del Toro si è mosso personalmente, ma Ayuso è rimasto nelle retrovie con Roglic. La UAE ha allora deciso di adottare una strategia più lineare, con il lavoro di Majka, McNulty e Adam Yates, che ha ridotto il vantaggio preso da Carapaz.

Pur soffrendo un po' sui saliscendi del finale, il capitano della EF ha colto il successo sul traguardo di Castelnovo ne' Monti, dando un primo segnale convincente nella sua rimonta verso la zona podio. A 10'' Del Toro ha battuto allo sprint Ciccone, Pidcock, Bernal e Tiberi.

La nuova classifica del Giro d'Italia vede Del Toro allungare grazie agli abbuoni. Ora il messicano ha 31'' su Ayuso e 1'07'' su Tiberi, mentre Carapaz è risalito dalla nona alla sesta posizione.

"Quella di oggi era una tappa piuttosto difficile, con tanti corridori in difficoltà già dalla prima salita" ha commentato Carapaz all'arrivo. "Io invece avevo buone gambe e ho colto l’opportunità. Mi sono ritrovato da solo, così è stata come una cronometro fino al traguardo. Lotterò fino alla fine per vincere il Giro", ha promesso il campione della EF.